a Venezia

Arrestato l'assessore Renato Boraso per corruzione nella pubblica amministrazione, indagato anche il sindaco Brugnaro

La vicenda riguarderebbe le trattative di vendita all'imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, dell'area dei "Pili" che si affaccia sulla laguna

Arrestato l'assessore Renato Boraso per corruzione nella pubblica amministrazione, indagato anche il sindaco Brugnaro
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Terremoto nella giunta di Venezia. L'assessore alla Mobilità del Comune lagunare Renato Boraso è stato arrestato nell'ambito di un'indagine su reati amministrativi svolta dalla Guardia di Finanza.

Nell'inchiesta è indagato anche il sindaco Brugnaro e sono coinvolte 18 persone, a vario titolo. Nove le misure cautelari eseguite, in corso sequestri preventivi per circa un milione di euro.

Arrestato l'assessore Renato Boraso per corruzione nella PA

Un colpo duro quello che ha scosso all’alba il Comune di Venezia. Una vasta operazione della Guardia di Finanza del capoluogo ha portato a indagare diciotto persone e all'esecuzione di dieci misure cautelari disposte, a varie titolo, dal giudice per le indagini preliminari Alberto Scaramuzza.

Le contestazioni nei confronti di funzionari comunali, di partecipate pubbliche e imprenditori, sono relative ad alcuni episodi di corruzione, in particolare per la vendita di Palazzo Papadopoli a Venezia.

Fra le misure adottate c'è quella del carcere per l'assessore comunale alla Mobilità Renato Boraso, coinvolto pare per la sua attività di consulente finanziario, e per l'imprenditore edile Fabrizio Ormenese. L'indagine, condotta dalla procura veneziana, ha portato inoltre a sequestri preventivi per circa un milione di euro.

Renato Boraso

Indagato anche il sindaco Luigi Brugnaro

La vicenda coinvolgerebbe anche il primo cittadino lagunare Luigi Brugnaro nell'ambito delle trattative di vendita all'imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, dell'area dei "Pili" che si affaccia sulla laguna di Venezia. Gli accertamenti riguardano il “blind trust” che gestisce il patrimonio di Brugnaro.

"Sono esterrefatto! - replica il sindaco - In cuor mio ed in coscienza, so di aver sempre svolto e di continuare a svolgere l'incarico di Sindaco come un servizio alla comunità, gratuitamente, anteponendo sempre gli interessi pubblici. Per entrare nel merito, l’ipotesi che io abbia potuto agire sui Pili per portare dei vantaggi in termini di edificabilità e/o varianti urbanistiche è totalmente infondata, come ho già avuto modo di spiegare dettagliatamente e pubblicamente più volte. Quella, come noto, è un’area già edificabile da prima della mia Amministrazione e mai ho pensato né messo in atto alcuna azione amministrativa per un cambiamento delle cubature. Stessa cosa riguardo la vendita di Palazzo Papadopoli, che mi risulta alienato secondo una procedura trasparente dal punto di vista amministrativo. Ovviamente, sono e resto a disposizione della magistratura per chiarire tutte queste questioni".

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Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia

Perquisizioni a Ca' Farsetti e nella sede Avm/Actv

Le perquisizioni effettuate hanno riguardato il Comune a Venezia, ma anche la sede del gruppo del trasporto pubblico lagunare Avm/Actv: fra gli indagati, infatti, c'è anche il direttore generale dell'azienda Giovanni Seno per una vicenda che riguarderebbe alcuni appalti Actv.

Accertamenti che pare abbiano coinvolto anche Luis Lotti, rappresentante in Italia di Ching Chiat Kwong, magnate cinese con base a Singapore, specializzato in grandi operazioni immobiliari, a cui l'attuale amministrazione comunale ha ceduto due palazzi storici.

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