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Angelika Hutter resta in carcere: nessun segno di frenata e velocità eccessiva. L'ombra di un gesto volontario dietro la strage di Santo Stefano di Cadore

L'auto sarebbe transitata a una velocità più alta di quella consentita in quel tratto di strada, poi avrebbe deviato verso il marciapiede travolgendo la famiglia. Ma non si sono notati segni di frenata...

Angelika Hutter resta in carcere: nessun segno di frenata e velocità eccessiva. L'ombra di un gesto volontario dietro la strage di Santo Stefano di Cadore
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Prima si è pensato a una tragica fatalità. Un malore alla guida, prima dell'impatto, insomma. Poi, però, con il passare delle ore questa ipotesi ha iniziato a vacillare. E si è iniziato a sondare altre piste. Come quella della distrazione, magari dovuta all'uso del cellulare al volante.

Ma ci sarebbe, al vaglio degli inquirenti, anche una terza "tesi": quella di un gesto, in qualche modo "volontario". La notizia di oggi, comunque, è un'altra: la donna, Angelika Hutter, resta in carcere. Ed è appena stata ascoltata in un lungo interrogatorio...

Angelika Hutter resta in carcere: nessun segno di frenata e velocità eccessiva

Si infittisce il giallo della strage che si è consumata a Santo Stefano di Cadore, nel Bellunese, costata alla vita, lo ripetiamo, al piccolo Mattia Antoniello, al papà Marco e alla nonna Mariagrazia Zuin, e che ha provocato ferite alla mamma Elena e al nonno Lucio Potente. Secondo quanto emerge dalle ultime informazioni, infatti, non si escluderebbe che la donna alla guida dell'Audi nera, Angelika Hutter, 32 anni, possa aver deliberatamente sterzato verso la famiglia veneziana in vacanza in provincia di Belluno.

E' ancora presto per trarre conclusioni ma da una prima stima effettuata visionando le telecamere della zona, in definitiva, sembrerebbe che la donna abbia percorso quel tratto del nastro d'asfalto, superando i 50km/h previsti sulla via in cui si è consumata la tragedia. Diamo conto dell'ipotesi, restando comunque in attesa della consulenza tecnica disposta dalla Procura agli esperti, i quali potranno confermare oppure smentire questa "pista".

Nel frattempo il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto della donna con l'accusa di omicidio stradale plurimo e la tedesca è stata ascoltata proprio questa mattina in un lungo interrogatorio durato 4 ore. Un interrogatorio che non si è svolto in presenza perché la donna si trova nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Venezia in cui si trova già da domenica. In questa fase, lo ricordiamo, non si devono trarre conclusioni affrettate: serve mettere insieme più elementi possibili per avere un quadro chiaro di questa tragedia.

Come riporta il Corriere Veneto, comunque, Angelika Hutter stava vivendo un momento di fragilità e resta da capire se questo possa aver influito nell'ambito della strage di Santo Stefano di Cadore. Intanto, attraverso i social, è partita una raccolta fondi per sostenere Elena Potente, la donna sopravvissuta alla tragedia che in colpo solo ha perso il compagno, il figlio e la mamma. Ad avviare l'iniziativa alcuni amici ed ex compagni di classe.

L'ombra di un gesto volontario dietro la strage di Santo Stefano di Cadore

"Cari amici di Elena, Siamo assolutamente sconvolti dalla tragedia che ha distrutto la famiglia della nostra cara amica. Nell’incidente di Giovedì 6 Luglio, un’auto è piombata su di loro mentre passeggiavano a Santo Stefano di Cadore provocando la morte del compagno di Elena, Marco Antoniello, del loro figlio, Mattia, della mamma di Elena, Mariagrazia Zuin, e ferendo la stessa Elena.

Non ci sono parole per descrivere il dolore causato da questo dramma. La Elena è mia amica da una vita, siamo stati nella stessa classe all’asilo, alle scuole elementari alla S.M. Goretti, e alle medie alla Spallanzani. Non riesco a esprimere il senso di ingiustizia e insensatezza che questa tragedia lascia in me.

Non lasceremo la Elena sola, e la sosterremo come possiamo. Per questo mi sembra giusto promuovere una raccolta di fondi in favore di Elena, come forma di partecipazione. Per chi volesse contribuire, queste sono le coordinate bancarie per eventuali bonifici", il post di Matteo Scarpellino.

Ecco i riferimenti per chi volesse dare una mano

  • Carmine Scarpellino
    BPER BANCA S.P.A.
    Mestre Agenzia 1
    IBAN: IT 91 A 0538702002000047642344
    Causale bonifico: Per Elena da -*vostro nome e cognome
    "Il conto corrente è intestato a mio padre dato che io vivo in Norvegia. Sarà mia cura informarvi del totale raggiunto e dell’avvenuta consegna dei fondi alla Elena con i vostri nomi. Facciamo sentire a Elena la nostra vicinanza. Un abbraccio a tutti Matteo"
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