Giallo risolto?

Ammazzato per aver bussato alla porta sbagliata: Lorenzo Nardelli cercava una donna

Emergono nuovi dettagli in merito al delitto che si è consumato, come si ricorderà il 9 agosto 2023 nell'ascensore di un appartamento

Ammazzato per aver bussato alla porta sbagliata: Lorenzo Nardelli cercava una donna
Pubblicato:
Aggiornato:

Lorenzo Nardelli, il 32enne di Salzano ucciso dai due cugini moldavi nell'ascensore di un appartamento di Mestre, stava cercando una persona. Una donna. Ma per errore è entrato nell'appartamento dei due cugini. Poi si è consumata la tragedia...

Ammazzato per aver bussato alla porta sbagliata: Lorenzo Nardelli cercava una donna

Il giallo di Mestre, l'omicidio che si è consumato il 9 agosto 2023 nell'ascensore di un appartamento di via Cavalcavia 9, è stato risolto. Il 32enne Lorenzo Nardelli si trovava in quella zona per incontrare una donna.

Una che abita al terzo piano della stessa palazzina e con la quale aveva un appuntamento, come poi accertato dagli inquirenti. Ma in una scala diversa della palazzina. E quando si è trovato lì, l'uomo, notando una porta aperta, ha commesso l'errore di entrare.

Una volta nell'appartamento, però, si è trovato di fronte i due cugini. Che non l'hanno presa bene. Si sarebbe innescata subito una violenta lite, e dalle parole si è passati alle mani. La vittima, indietreggiando, si è trovata nel vano dell'ascensore, ed è stato a questo punto che si è consumata la tragedia.

Il 32enne è morto sotto i colpi inferti dai due cugini e quando sul posto si sono recate le Forze dell'ordine, lo si ricorderà, i tre erano ancora dentro l'ascensore. Ma Nardelli era già morto a causa di una frattura cranica. La ricostruzione del Pm incaricato è stata precisa e puntuale.

E si è basata su un'indagine durata, in realtà, poche ore: è bastato un controllo sulle ultime chiamate effettuate dalla vittima, indirizzate alla donna poi ascoltata dagli inquirenti che ha confermato la tesi. Era stata lei, infatti, ad aprire il portone del palazzo con il citofono... Insomma, come detto il giallo è risolto.

Ora la partita aperta è quella tra l'accusa e la difesa e si giocherà nelle prossime settimane. Quello che resta da chiarire, evidentemente, è la natura, per così dire del reato. Gli avvocati difensori cercheranno di configurarlo come un eccesso colposo di legittima difesa, dato che è "caduta" l'ipotesi di un delitto premeditato. Ma dall'altro lato c'è sicuramente un aspetto non di poco conto: la reazione incredibilmente violenta dei due nei confronti dell'intruso. Come andrà a finire? Impossibile dirlo in questa fase, si dovrà attendere l'otto settembre, data in cui si discuterà il ricorso dei difensori.

Seguici sui nostri canali