Paura e disagi

Allarme bomba in aeroporto, scalo blindato e voli deviati: ma era un malinteso tra un passeggero e lo steward

Per fortuna si è trattato solo di un fraintendimento...

Allarme bomba in aeroporto, scalo blindato e voli deviati: ma era un malinteso tra un passeggero e lo steward
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Uno scambio di battute con un inglese non proprio perfetto e poi il panico: "c'è materiale esplosivo nel bagaglio di un viaggiatore"...

Allarme bomba in aeroporto, scalo blindato e voli deviati: ma era un malinteso tra un passeggero e lo steward

Si era pensato a un attentato, a un agguato, insomma a qualcosa di terribile. Ma per fortuna nulla di questo genere: solo un errore di comunicazione. Nel frattempo, però, la situazione è stata molto delicata per un paio d'ore. I voli sono stati deviati, otto per essere precisi, dirottati negli scali vicini, altri in partenza sono stati cancellati. E poi ritardi su ritardi, disagi e paura. Tutto per un errore di comunicazione, di può dire, un fraintendimento, per usare un termine più sintetico, che ha di fatto blindato e paralizzato il Marco Polo.

La lingua a volte può combinare dei bei danni. Quando non ci si capisce, ovvio, perché al contrario diventa un potente ponte tra diverse culture. In questo caso, invece, l'incomprensione ha generato una situazione potenzialmente anche pericolosa. Uno scambio di "battute" tra un passeggero e uno degli steward di una compagnia di volo low cost di un velivolo in partenza diretto a Vienna ha generato una incomprensione. Nello specifico il personale di bordo ha inteso che nel bagaglio di un viaggiatore ci potesse essere del materiale esplosivo.

E dal sospetto si è passati subito alle misure di sicurezza più alte: chiusura dello scalo per tutte le verifiche del caso, 157 passeggeri del volo in questione sono stati fatti scendere rapidamente dal mezzo e sulla pista di decollo si sono diretti gli artificieri. Tutto si è concluso solo un paio d'ore dopo l'allarme, poco prima delle 20, con il ripristino del traffico aereo verso il Marco Polo, decongestionando gli scali di Verona, Treviso, Trieste e Bologna che hanno, in quelle due ore, accolto i voli diretti a Venezia.

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