Da oltre 8 mesi detenuto

Alberto Trentini telefona a casa, la mamma: "Speriamo di poterlo riabbracciare presto"

Edmondo Cirielli ha voluto affermare: "Registro un passo in avanti per la tutela dei diritti dei detenuti e rinnovo l’auspicio, grazie anche al lavoro diplomatico in corso, che si giunga presto alla scarcerazione del connazionale”

Alberto Trentini telefona a casa, la mamma: "Speriamo di poterlo riabbracciare presto"
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Nella giornata di sabato 26 luglio 2025, Alberto Trentini è riuscito a chiamare a casa dopo otto mesi di reclusione in Venezuela.

La telefonata a casa

Alberto, cooperante italiano di 45 anni originario del Lido di Venezia, è riuscito a chiamare a casa per rassicurare i suoi familiari. Di fatto, come era accaduto lo scorso maggio, ha parlato con la madre e le confermato che sta bene.

Armanda Collusso, la mamma di Trentini, come riporta il Tgr, ha affermato:

"Pur nella costante angoscia siamo sollevati per aver potuto sentire, per pochi minuti, la voce di Alberto ed esprimiamo gratitudine nei confronti delle istituzioni che in Italia e in Venezuela si stanno adoperando per la liberazione di Alberto, da oltre otto mesi detenuto a Caracas. Speriamo di poterlo riabbracciare presto a casa".

Infatti, come affermato dal Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il Governo sta lavorando per riportarlo a casa, ma non è semplice trattare con il regime di Maduro. Di fatto, nelle carceri venezuelane sarebbero trattenuti altri 14 detenuti italiani. Tuttavia, secondo Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ci sono stati dei miglioramenti nelle trattative:

"A nome del Governo italiano, esprimo sollievo per la telefonata di Alberto Trentini ai suoi familiari, intercorsa ieri, a oltre 8 mesi dall’ inizio della sua detenzione nelle carceri venezuelane. Registro un passo in avanti per la tutela dei diritti dei detenuti e rinnovo l’auspicio, grazie anche al lavoro diplomatico in corso, che si giunga presto alla scarcerazione del connazionale”.

Detenuto in Venezuela da ottobre 2024

Alberto Trentini è un collaboratore della ONG francese Humanity & Inclusion e si trovava in Venezuela dal 17 ottobre 2024 per una missione. Di fatto, il cooperante era nel mezzo di un'operazione nei pressi della regione di Guasdualito, quando è stato fermato a un posto di blocco.

Da allora, è stato trasferito nel carcere "El Rodeo I", a una trentina di chilometri a Est di Caracas. Secondo le Autorità venezuelane, Trentini si sarebbe macchiato con reati molti gravi, tra cui terrorismo e cospirazione ai danni dello Stato. Tuttavia, non è stato formulato nessun capo d'accusa ufficiale nei suoi confronti.

Infatti, anche Amnesty International aveva sottolineato che le sparizioni dei dissidenti del governo Maduro sono in aumento. Inoltre, sono state più volte criticate le condizioni dei carceri venezuelani e dei detenuti stessi, soprattutto se accusati di reati politici.