Alberto Trentini: il Ministero degli Esteri affida il caso a Luigi Vignali, già mediatore per Zennaro
La nomina è stata voluta direttamente dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dalla premier Giorgia Meloni

Cresce l’attenzione sul caso di Alberto Trentini, il cooperante del Lido di Venezia detenuto in Venezuela dal 15 novembre scorso. A seguire il delicato dossier è ora Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero e già protagonista della trattativa diplomatica che nel 2021 portò alla liberazione dell’imprenditore Marco Zennaro, allora detenuto in Sudan.
Alberto Trentini: il Ministero degli Esteri affida il dossier a Luigi Vignali
La nomina è stata voluta direttamente dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dalla premier Giorgia Meloni.
"I detenuti italiani in Venezuela sono in buone condizioni – ha dichiarato Tajani – e stiamo facendo tutto il possibile per ottenere la liberazione di Alberto e degli altri connazionali. Abbiamo nominato un inviato speciale proprio per rafforzare l’azione diplomatica".
Trentini ha potuto telefonare a casa venerdì sera, per la seconda volta da quando è stato arrestato, rassicurando la madre Armanda Colusso.
“Accogliamo con speranza e fiducia la notizia della nomina del Direttore generale per gli Italiani nel mondo, Luigi Vignali, come inviato speciale della Farnesina per i detenuti italiani in Venezuela. Pur nella costante angoscia siamo sollevati per aver potuto sentire, per pochi minuti, la voce di Alberto ed esprimiamo gratitudine nei confronti delle istituzioni che in Italia e in Venezuela si stanno adoperando per la liberazione di Alberto, da oltre otto mesi detenuto a Caracas. Speriamo di poterlo riabbracciare presto a casa", ha commentato la Famiglia Trentini con la loro legale Alessandra Ballerini.
Una mobilitazione che non si ferma
Il 28 luglio è stato il 144° giorno del digiuno a staffetta avviato il 4 marzo da amici e sostenitori di Alberto. La petizione online per chiedere il suo rientro in Italia ha superato le 107.000 firme. Anche al Lido di Venezia, dove Trentini è molto conosciuto, cresce la speranza dopo la telefonata.
Ora gli occhi sono puntati su Vignali, che dovrà studiare il dossier e stabilire i primi passi per sbloccare la situazione, non solo di Trentini ma anche degli altri circa 12 italiani attualmente detenuti in Venezuela. Se necessario, il comitato valuterà nuove azioni pubbliche, anche in occasione della prossima Mostra del Cinema di Venezia.