Prima a Verona, poi a Valdobbiadene (Treviso) e infine a Mestre. Nella serata di mercoledì 10 settembre 2025, purtroppo, dobbiamo segnalare l’ennesimo caso di aggressione nei confronti del personale medico sanitario.
Paziente si agita, caos al Pronto Soccorso di Mestre
L’episodio di violenza fisica e verbale è avvenuto nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Mestre, dove un paziente, in stato psicofisico alterato e con problemi di tossicodipendenza, si è agitato all’improvviso, iniziando a prendere di mira gli arredi della struttura ospedaliera, danneggiando anche una barella e alcune sedie.

Nel tentativo di fermarlo e calmarlo, una guardia giurata ha subito un colpo al torace. Il paziente è stato poi bloccato dall’intervento degli agenti di Polizia della postazione ospedaliera, col supporto anche di una volante. Il soggetto è stato quindi arrestato.
La guardia giurata ha trascorso la notte in osservazione a seguito del colpo subito: verrà dimesso in giornata con la prognosi di sette giorni.
Sull’episodio, l’Ulss 3 ha dichiarato:
“Un ringraziamento a coloro che si sono spesi personalmente per impedire che la situazione degenerasse ulteriormente, sia tra gli operatori del pronto soccorso sia tra le forze dell’ordine, impegnate a supporto delle strutture sanitarie secondo il protocolli recentemente sottoscritti”.
In merito all’aggressione subita dalla guardia giurata al pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo di Mestre, Dario De Rossi (Segreteria Cisl Venezia) ha dichiarato:
“Dalla Cisl Venezia va tutta la solidarietà alla guardia giurata aggredita mercoledì sera al pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo di Mestre: a lui auguriamo una pronta guarigione e di tornare presto in servizio. Purtroppo non è il primo episodio che accade nelle strutture sanitarie ma è inaccettabile che i luoghi di assistenza e cura diventino luoghi di violenza, luoghi dove si sfasciano arredi e materiale.
Non è possibile sentirsi insicuri al lavoro, solo perché qualcuno si scaglia contro il personale sanitario o, come in questo caso, una guardia. Non è possibile che il pronto soccorso e gli ospedali possano essere dei luoghi ‘franchi’. Vanno bene i provvedimenti presi di recente dal Governo ma serve fare di più: servono pene più severe per episodi di questo tipo. E avere la certezza della pena. Da qui, la richiesta di garantire maggiori investimenti per garantire la sicurezza sul lavoro”.
Zaia: “Succede troppo spesso”
Anche il Presidente di Regione Veneto, Luca Zaia, ha colto l’occasione per lasciare un commento su quanto accaduto:
“Ancora violenza in un Pronto Soccorso veneto, stavolta all’ospedale di Mestre. Siamo di fronte a un fenomeno di inciviltà che non ha giustificazioni perché violare un luogo dove si curano malati è una delle peggiori azioni possibili.
Rivolgo la mia solidarietà – ha aggiunto Zaia – a tutti gli sfortunati protagonisti di questa deprecabile vicenda: alla guardia giurata con l’augurio di pronta guarigione, a tutto il personale del reparto e alle persone presenti in attesa che hanno dovuto vivere momenti di comprensibile paura.
E’ indegno – ha proseguito il Governatore – che dove si eroga salute ai cittadini si svolgano vicende assurde come questa, e come varie altre accadute, tanto per citarne due recenti, nel veronese e a un equipaggio del 118 aggredito nel trevigiano da un paziente che stava soccorrendo a domicilio.
Oltre a sempre più capillari forme di prevenzione – ha concluso Zaia – è anche necessario che la punizione per i responsabili sia il più dura possibile, in modo da fare anche da deterrente per chi volesse provarci ancora”.