Agente della Polizia penitenziaria morta schiacciata sotto il letto, l'autopsia conferma il soffocamento
E' morta dunque per soffocamento la 55enne, originaria di Collemeto di Galatina nel leccese, ma residente da anni a Santa Marta, in calle dei Sechi.
Era stata la figlia a trovare la madre, Roberta Romano, schiacciata sotto il letto, senza vita. Però sul corpo della donna, agente della Polizia penitenziaria, c'erano lividi e segni. E per questo era stata richiesta l'autopsia, che ha confermato la morte per soffocamento, pur lasciando da spiegare vaste zone d'ombra sulla vicenda.
Agente della Polizia penitenziaria morta schiacciata sotto il letto, l'autopsia conferma il soffocamento
Lividi e segni sul corpo avevano spinto a trovare cause diverse dal soffocamento nella tragica vicenda che aveva visto come protagonista Roberta Romano, l'agente della Polizia penitenziaria in forze nel settore amministrativo del carcere di Venezia. Ma l'autopsia, invece, ha fornito un'altra versione: la causa del decesso è l'asfissia. E' morta dunque per soffocamento la 55enne, originaria di Collemeto di Galatina nel leccese, ma residente da anni a Santa Marta, in calle dei Sechi.
L'incidente drammatico si è verificato domenica sera. E se l'esame autoptico ha fornito elementi piuttosto evidenti circa la causa di morte, tuttavia, restano alcune zone d'ombra sulla vicenda. C'è ancora da analizzare il test tossicologico, in arrivo nei prossimi giorni, che potrebbe eventualmente fornire ulteriori elementi sull'esatta dinamica della tragedia. Il fascicolo aperto dalla Procura è contro ignoti: il letto potrebbe aver subito un guasto, ma non è semplice spiegare come sia potuta morire di asfissia. Le indagini, comunque, non sono ancora concluse.