A Venezia è spritz mania...ma le mascherine?
Sembra che la fine del lockdown per molti corrisponda anche alla fine della pandemia: forse, stare in riva senza mascherine e senza distanza di sicurezza non è la cosa giusta...
Ieri, 18 maggio 2020, finalmente bar e ristoranti hanno riaperto. Il rito dello spritz è tornato prepotentemente tra i veneziani e pare che si inizi a respirare un po' di normalità dopo un lungo lockdown. Eppure, le prime immagini sono preoccupanti: tutti troppo vicini, senza mascherine e senza precauzioni. Così facendo, potremmo essere costretti a rinchiuderci di nuovo in casa...
La pandemia è ancora in corso
Potrebbe sembrare un'affermazione banale ma non lo è: se anche Zaia, durante la conferenza stampa odierna, ha dovuto ribadire che il virus è ancora in circolo e che è necessario utilizzare i dispositivi di protezione personale, un motivo ci sarà. Sono tantissime le segnalazioni che sono arrivate alla Regione e addirittura una ragazza ha scritto al Presidente per sottolineare che, se la situazione è questa e il rischio contagio è così elevato, forse sarebbe stato meglio non dare tanta libertà ai cittadini. La mascherina va indossata coprendo naso e bocca e la distanza di un metro va rispettata, sempre e comunque. Le foto che circolano sui social però non sono rassicuranti: davanti ai ritrovi più gettonati giovanissimi (e non solo) sembrano aver dimenticato che fino a poche settimane fa l'idea di uscire di casa era un sogno proibito...
Pronti a richiudere tutto
E' sempre il presidente Luca Zaia a sostenere che, se entro un paio di giorni i dati dei tamponi effettuati confermeranno che ci sono stati nuovi positivi, verrà immediatamente richiuso tutto. Questo assaggio di libertà potrebbe costare più caro del previsto, motivo per cui è bene usare il famoso buon senso di cui spesso si è parlato. Utilizzare la mascherina quando si è a contatto con gli altri (e toglierla solo per bere o mangiare), mantenere le distanze ed evitare gli assembramenti sono gli unici modi per tornare gradualmente alla normalità.