Mestre

"50 Top Pizza": Lello Ravagnan di "Grigoris" al 19° posto

Il riconoscimento al prestigioso locale poco distante dal centro Mestre.

"50 Top Pizza": Lello Ravagnan di "Grigoris" al 19° posto
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Quarta edizione di “50 Top Pizza”.

Mestre si difende bene

"Grigoris non sbaglia un colpo. Poco distante dal centro di Mestre, continua a restare ai vertici, non solo per quanto propone ma anche della continua ricerca per portare in tavola il meglio".

E' questa la motivazione inserita nella guida "50 Top Pizza" per il 19esimo posto conseguito da "Grigoris" e dal pizzaiolo Ruggero "Lello" Ravagnan.

"La sua inconfondibile pasta, le sue farine e gli ingredienti di prima scelta, ne fanno una delle pizzerie più conosciute non solo a livello veneto ma pure italiano. Le proposte messe sul piatto da Ruggero Ravagnan sono frutto farine di grano italiano, pomodoro San Marzano, fiordilatte di Agerola, olio extravergine di oliva, basilico e origano selvatico, presidi Slow Food. Quanto arriva in tavola, si porta dietro il meglio della penisola. E una proposta del genere, non ci potevano che essere delle birre artigianali di livello e tanti bei vini, senza disdegnare la “novità” del giorno. Il tutto accompagnato da un locale accogliente e da un personale sempre attento e in grado di rispondere a ogni esigenza del cliente".

Importante premio anche a San Bonifacio

Inutile dirlo, la pizza è amata in tutto il mondo ma avere la passione per poterla creare a regola d’arte non è da tutti. Per poter conoscere le migliori pizzerie d’Italia esiste una guida che ogni anno premia anche i migliori pizzaioli dell’anno. Si chiama “50 Top Pizza” ed giunta alla sua quarta edizione che ha conferito la terza posizione come miglior pizza d’Italia alla pizzeria “I Tigli” a San Bonifacio di Simone Padoan il quale ha ricevuto l’ambito premio speciale di “Pizzaiolo dell’anno 2020”.

Un importante riconoscimento

Si trova quindi a San Bonifacio il “Pizzaiolo dell’anno 2020”, premiato per la sua bravura nel riuscire a sperimentare le miscele delle farine e nell’utilizzare delle materie prime ricercate e creare degli abbinamenti a volte insoliti. Sulla guida “50 Top Pizza”, che riporta la motivazione della terza posizione della pizzeria e del premio conferito al pizzaiolo, si legge:

Simone Padoan, maestro di impasti, prosegue nelle sperimentazioni su miscele di farine e lievitazioni che lo hanno proiettato ai vertici nazionali. Da citare le focacce al mais, le croccantezze con semi di girasole, il mix integrale con orzo. Le sale in versione anti-Covid hanno perso posti – quasi metà: indispensabile prenotare – ma guadagnato in comfort. Forno a vista e attenzioni in sala assicurano ogni garanzia. I pizzaioli, con i nomi scritti a gessetto sulle lavagne, applicano alla perfezione le invenzioni di Simone. Che costano alquanto, ma hanno pochi eguali per risultato dei lievitati e qualità di farcitura: culatello di Zibello, guanciale Cinta Senese, bufala di Paestum, nodini di Alberobello, capperi di Salina, olive di Taggia, spinaci selvatici. Sempre variate le ricche versioni-focaccia tagliate ‘Come un Panino’. Bella novità: le pizze-cicchetto che permettono anche ai single o alle coppie di assaggiare più gusti (anche tre-quattro, avendo appetito!) contenendo i costi. Se vi trovate qui fate un ultimo goloso sforzo, non vi soffermate alla sola, ottima, pizza. Concedetevi la torta di rose con zabaglione a fine pasto. I lievitati si Simone sono di un livello altissimo e vanno provati”.

Voglia di tornare alla normalità

Simone Padoan, dopo aver ricevuto l’importante riconoscimento ha affermato:

Posso descrivere in tre parole quello che sento: onorato, dispiaciuto e speranzoso.
Onorato per un riconoscimento così importante.
Dispiaciuto, perché mi manca ritrovare e poter stare assieme a tutti gli amici e colleghi durante un momento così atteso.
Speranzoso per il futuro, perché questa situazione passi in fretta e che si possa tornare alla normalità il più velocemente possibile”.

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