Assurdo al Lido

39enne incinta travolta in via Gallo: esplode una stupida rabbia social contro i soccorsi

Una signora ha voluto commentare l'accaduto accusando e insultando i paramedici, abbastanza da attirare l'attenzione del profilo ufficiale dell'Ulss 3 Serenissima, che denuncerà

39enne incinta travolta in via Gallo: esplode una stupida rabbia social contro i soccorsi
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Nella mattinata di ieri, lunedì 30 giugno 2025, una 39enne incinta è stata investita mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali al Lido di Venezia.

39enne incinta travolta in via Gallo

Erano appena passate le 10:30, quando un'auto ha investito la 39enne incinta in via Sandro Gallo, al Lido di Venezia.

La futura mamma stava camminando sulle strisce tra il negozio "Segantin Zambon" e il ristorante "Titti E Neno S.N.C. Di Tiziano Bertoncello E Moreno Biasutti" quando la gravida è stata travolta da una macchina che arrivava dal piazzale di Santa Maria Elisabetta. Al volante del veicolo c'era una 25enne, anche lei della zona.

L'impatto, nonostante il limite di velocità sia fissato a 30 km/h, ha scaraventato la 39enne sull'asfalto, dove ha lasciato una grossa macchia di sangue.

I testimoni, preoccupati per la vittima, hanno chiamato subito i soccorsi che sono arrivati nel giro di dieci minuti. Inoltre, vista la gravidanza della signora, i paramedici hanno chiamato anche l'elisoccorso che è atterrato sul campo da rugby delle Quattro Fontane.

La gestante è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Ca' Foncello di Treviso per eseguire dei test sulle condizioni di salute del futuro nascituro. Benché l'impatto sia stato violento, la gravidanza della 39enne e le sue condizioni di salute non sembrano essere gravi. Tuttavia, si è preferito ricoverarla in un reparto specializzato per tenerla sotto controllo.

Nel frattempo, sul luogo dell'incidente è arrivata anche la Polizia locale che, mentre dirigeva il traffico, ha interrogato i testimoni per ricostruire la dinamica della disgrazia, anche per capire se la futura mamma stesse attraversando sulle strisce pedonali.

La polemica contro gli operatori Suem

Mentre proseguono le indagini per capire le responsabilità e le cause dell'incidente, sui social è scoppiata una polemica contro gli automobilisti della zona. Infatti, sul gruppo Facebook "Insieme per il Lido di Venezia e Pellestrina" in molti hanno pubblicato le loro lamentele, molte delle quali riguardavano proprio i limiti di velocità che non vengono rispettati. In aggiunta, inizia a circolare quella che al momento è solo una teoria che vedrebbe la conducente dell'auto guidare in infradito.

Inoltre, sempre sul social, sarebbe intervenuta anche la vittima stessa per rassicurare gli altri sulle condizioni di salute sue e della piccola.

In mezzo alla bufera ci sarebbero anche gli operatori Suem 118 che, secondo il popolo di internet, sarebbero arrivati troppo lentamente. Di fatto, in un commento si può leggere:

"E L 'AMBULANZA ARRIVATA DOPO 25 MINUTI DALLA CHIAMATA????QUESTO MI SCANDALIZZA!!!!!!!!! M*RDE CGE NON SONO ALTRO. BENE ORA CHE BEZOS HA REGALATO 3 MILIONI DI EURO A VENEZIA, QUALCUNO TROVA CHE SIA IL CASO DI COMPERARE 4 NUOVE AMBULANZE DA METTERE SULL'ISOLA D'ORO?????? OPPURE È MEGLIO TOGLIERE LA PATENTE A TUTTI I LIDENSI?? SONO VERAMENTE DISGYSTATA DA QUESTA AMMINISTRAZIONE DI M*RDA!!!!!

Da qui è partita una reazione a catena sotto un semplice post che riportava l'atterraggio dell'elisoccorso sul campo da rugby. Infatti, appena un utente ha provato a contraddire l'autrice del commento, lei si è scagliata all'attacco, attirando anche l'attenzione del profilo ufficiale dell'Ulss 3 Serenissima.

Nello specifico, gli operatori sanitari hanno risposto:

"Sono gravi le parole da lei utilizzate nei confronti degli operatori Suem118, signora ***. Le riportiamo qui, da una prima verifica sui registri, quelli che risultano essere i tempi dell'intervento a cui si riferisce:
- prima chiamata ricevuta dal Suem118: ore 10:36
- attivazione dell'ambulanza: ore 10:38
- arrivo sul target: 10:46.
Mentre svolge le ulteriori verifiche, l'Azienda sanitaria le comunica che intende agire per le vie legali nei confronti di chi, pubblicamente, usa modalità e gergo gravemente offensivi nei confronti dei suoi operatori".

Al che, la signora ha fatto dietrofront scusandosi:

"DEVO SCUSARMI UN PO' CON TUTTI PER IL MIO CARATTERE DECISAMENTE FUMANTINO....PURTROPPO PERÒ, QUANDO SUCCEDE QUALCOSA DI VERAMENTE BRUTTO A PERSONE CHE SI CONOSCONO, SCATTA DENTRO UNA FORMA DI SOLIDARIETÀ CHE UNISCE INEVITABILMENTE. NON CREDO SUCCEDA SOLO A ME....FORSE IO LO ESPRIMO CON UN CERTO IMPETO...UN PO' ESAGERATO ED È PER QUESTO CHE SENTO DI DOVER CHIEDERE SCUSA. RESTA PERÒ IL FATTO CHE TANTE, TROPPE COSE SAREBBERO DA RIVEDERE E CON UN BRICIOLO DI BUON SENSO SI POTREBBERO ANCHE RISOLVERE. VEDI BATTELLI....VEDI ALBERI....VEDI TROPPO TURISMO... VEDI BORSEGGI QUOTIDIANI......VEDI MANCANZA DI SERVIZI INDISPENSABILI ...E POTREI CONTINUARE ANCORA. PURTROPPO CHI DOVREBBE PENSARE A TUTTO CIÒ È IN TUTT'ALTRE FACCENDE AFFACCENDATO. I DELEGATI ALL'ADEMPIMENTO DI CIÒ LASCIANO IL TEMPO CHE TROVANO O MEGLIO UBBIDISCONO .....
QUINDI ECCO LE MIE SCUSE RIVOLTE A CHI È STATO VOLONTARIAMENTE OD INVOLONTARIAMENTE OFFESO.
MI AUGURO CHE NON SUCCEDA MAI NULLA A PERSONE CHE CONOSCO. BUONA VITA A TUTTI".

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