14enne massacrato in stazione senza motivo da una baby gang: l'hanno accerchiato, picchiato e spinto sui binari
Tra gli otto giovani presunti aggressori, alcuni erano già gravati da precedenti di polizia per violenza privata, minacce e possesso di sostanze stupefacenti
Il personale della Sezione Polizia Ferroviaria di Mestre, in sinergia con la Squadra di Polizia Giudiziaria Compartimentale, ha identificato e denunciato 8 ragazzi, 7 dei quali minorenni, ritenuti responsabili dell’aggressione avvenuta nella stazione ferroviaria di Spinea ai danni di un ragazzo quattordicenne.
14enne massacrato in stazione senza motivo da una baby gang
Nello specifico, lo scorso mese di gennaio 2024, i poliziotti della Sezione Polfer di Mestre sono intervenuti alla stazione ferroviaria di Spinea a seguito di una segnalazione di un’aggressione in corso nei confronti di un giovane minorenne da parte di un gruppo di ragazzi.
Giunti sul posto, gli agenti hanno immediatamente soccorso la vittima 14enne che presentava alcune ferite al volto ed era in evidente in stato di shock.
In particolare, un gruppo di ragazzi e ragazze avrebbe inizialmente accerchiato e minacciato il giovane mentre si trovava al binario 1 e in seguito lo avrebbero colpito e spintonato violentemente, tanto da farlo cadere rovinosamente sui binari. A quel punto i giovani si erano dati alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Alcuni aggressori erano già gravati da precedenti
Gli operatori della Polizia Ferroviaria, grazie anche alle descrizioni fornite dalle persone testimoni dell’accaduto, hanno intrapreso un’attenta attività di indagine che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di otto ragazzi, 7 dei quali minorenni, ritenuti responsabili dell’aggressione nei confronti della giovane vittima.
Tra gli otto giovani presunti aggressori, l’unico ragazzo maggiorenne è risultato già gravato da precedenti di polizia per reati relativi a sostanze stupefacenti oltre che per possesso di oggetti atti ad offendere, mentre tre ragazze, tutte quindicenni, erano già state precedentemente denunciate per violenza privata, minacce ed estorsione.
Tutti i giovani coinvolti, pertanto, sono stati deferiti in stato di libertà rispettivamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia e alla Procura per i Minorenni.
Gli atti relativi a tale episodio, inoltre, sono stati trasmessi alla Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Venezia che si sta adoperando, ai sensi del D.L. 15 settembre 2023 “Caivano”, convertito in L. n. 159 del 2023, per l’adozione di idonee misure di prevenzione nei confronti dei presunti responsabili.
Il procedimento penale nei confronti dei giovani sospettati non risulta, tuttavia, ancora concluso, dunque la loro colpevolezza dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.
Sbagliatissimo il fatto che siano liberi di vagare dove vogliono potendo fare una vita tranquilla,mentre chi ha subito la loro cattiveria gratuita,sia impaurito,non tutelato e chissà con quali traumi fisici... è vergognosa sta situazione.Per non parlare dei genitori di questi ultimi...che brutta gioventù...