12enne eroe si prende cura del papà con l'Alzheimer
Il bimbo è stato nominato alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella...
Lo aiuta a vestirsi, a lavarsi, a mangiare. Ma soprattutto a ricordare. Lo ha guardato negli occhi, gli ha stretto le mani, e con un coraggio che ben pochi adulti avrebbero, lui che ha soli 12 anni, si è rivolto verso il padre con l'Alzheimer, e gli ha parlato, gli ha detto di essere suo figlio.
12enne eroe si prende cura del papà con l'Alzheimer
Mattia Piccoli, 12 anni, proprio per questo suo enorme coraggio, e per l'infinito amore che nutre verso il papà, riceverà l'onorificenza di Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Il piccolo aveva solo 6 anni quando il padre si è ammalato. A raccontare la vicenda è stata la moglie, al Corriere, svelando davvero un rapporto speciale tra il figlio maggiore e il papà. Una famiglia, quella di Concordia Sagittaria, che può insegnare a tutti cosa significhi la parola "amore".
Perché è questo il motore di tutta la storia. Sì, perché dietro ai riconoscimenti, ai premi, dietro all'esposizione mediatica, prima di tutto c'è una storia. Una vita. Una famiglia. Michela Morutto è rimasta sempre al fianco del marito. E così hanno fatto anche i due figli. Il più grande, Mattia, è stato semplicemente diretto e spontaneo come solo un bimbo è capace di essere. Lo aiutava a mangiare, a infilarsi la felpa, ricordandogli cose che per tutti sarebbero gesti spontanei.
QUI LA DIRETTA DELLA CONSEGNA DELL'ONORIFICENZA
Dall'Alzheimer, come è noto, purtroppo non si esce. Non c'è ritorno. Prima si riesce ad avere una diagnosi, però, meglio vanno le cose. Oggi il padre ha 50 anni e dopo il lockdown è stato ricoverato in una Rsa. Ed è sereno. Non si rende conto di quanto stia succedendo, pensa sempre di essere lo stesso di prima. Ha imparato a riconoscere i famigliari, ma vive in un mondo tutto suo. Una storia che colpisce davvero il cuore, quella del 50enne, a sua volta caregiver del padre, morto a 58 anni per la stessa malattia.
La vicenda, per la moglie, ovviamente, è anche un'occasione per tenere accesi i riflettori sull'lAlzheimer, sulla "bestia", per fare in modo che oltre ai riconoscimenti, per i famigliari, ci sia un supporto vero. La loro "battaglia" è divenuta un libro, una sorta di diario, con parole semplici, dirette, per spiegare dall'interno cosa significhi per una famiglia vivere in questa drammatica situazione.