100 kg di pesce avariato in valigia: passeggero cinese fermato all'aeroporto
Nel bagaglio del passeggero proveniente da Pechino sono stati rinvenuti anche altri alimenti, probabilmente destinati alla commercializzazione
Nell’ambito dell’attività antifrode svolta presso la sala arrivi internazionali dell’Aeroporto di Venezia, è stato fermato un passeggero cinese proveniente da Pechino: durante i controlli è emerso che nel bagaglio aveva 100 kg di pesce fresco e altri alimenti in stato di decomposizione, probabilmente destinati alla commercializzazione.
100 kg di pesce fresco avariato in valigia: passeggero cinese fermato all'aeroporto
Nell’ambito dell’attività antifrode svolta presso la sala arrivi internazionali dell’Aeroporto di Venezia, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dell’Ufficio delle Dogane di Venezia in servizio presso la Sezione Aeroporto Marco Polo e i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Tessera, hanno sottoposto a controllo un passeggero cinese proveniente da Pechino.
La persona, fermata su segnalazione dell’Ufficio delle Dogane di Roma 2 - Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci/SOT Viaggiatori - deteneva nel bagaglio, imbarcato in stiva, 100 kg di pesce fresco e altri alimenti in stato di decomposizione, probabilmente destinati alla commercializzazione.
A tutela della salute pubblica e in attuazione di quanto previsto dai Regolamenti unionali in materia, i funzionari ADM hanno proceduto al sequestro e alla confisca delle merci avariate consegnandole alla società del Gestore Aeroportuale per la loro distruzione.
La normativa europea prevede un sistema di controlli da effettuarsi su tutti gli alimenti al momento della loro introduzione nel territorio dell’Unione e pone dei limiti anche su quelli trasportati nei bagagli a seguito dei viaggiatori circa la qualità, quantità e provenienza, come stabilito dal Reg. UE 2122/2019.