La decisione a Riyadh

Venezia è salva grazie al ticket e al Mose: la città è fuori dalla lista dei siti in pericolo dell'UNESCO

Il sindaco Brugnaro: "Sono stati riconosciuti da tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo"

Venezia è salva grazie al ticket e al Mose: la città è fuori dalla lista dei siti in pericolo dell'UNESCO
Pubblicato:

L'allarme era scattato a luglio 2023, quando a causa dei cambiamenti climatici e del turismo di massa il il World Heritage Centre aveva proposto l'iscrizione di Venezia nella lista del Patrimonio Mondiale in pericolo. Ma nell'incontro avvenuto ieri, 14 settembre 2023, a Riyadh, in Arabia Saudita i 21 rappresentati degli stati membri dell'UNESCO hanno votato all'unanimità per non inserire la città nella black list.

Venezia è fuori dalla lista dei siti in pericolo dell'UNESCO

Nell'incontro avvenuto ieri, 14 settembre 2o23, a Riyadh, in Arabia Saudita, i rappresentanti di 21 stati membri dell'UNESCO hanno votato all'unanimità per l'esclusione di Venezia dalla lista dei siti del Patrimonio Mondiale in pericolo.

Foto di Luigi Brugnaro su Facebook

"Il continuo sviluppo, gli impatti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa rischiano di provocare cambiamenti irreversibili all'eccezionale valore universale" di Venezia, aveva dichiarato a luglio 2023 il World Heritage Centre che raccomandava, quindi, la sua iscrizione nella "Lista del Patrimonio Mondiale in pericolo".

Ma ieri la valutazione iniziale è stata ribaltata e sono state rivalutate tutte le misure messe in campo per salvaguardare la città lagunare.

Foto di Luigi Brugnaro su Facebook

La città è salva grazie al ticket e al Mose

Gli effetti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa, secondo l'Unesco, sono i principali nemici della Serenissima.

Nonostante il World Heritage Centre dell'Unesco, avesse dichiarato a luglio "insufficienti" le misure adottate finora dall'Italia per la sicurezza della città, il Comitato ha votato ieri all'unanimità la decisione di non inserire Venezia tra i siti a rischio.

Foto di Luigi Brugnaro su Facebook

La decisione è stata presa dopo aver valutato attentamente gli sforzi messi in campo negli ultimi anni e nei giorni scorsi per tutelare sempre più la città. Prime fra tutte le azioni per gestire l'alta marea, il Mose, e da ultimo l'introduzione di un ticket d'ingresso a Venezia per la gestione del turismo giornaliero.

"La decisione adottata dal Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco è avvenuta all’unanimità: è la dimostrazione di come siano stati riconosciuti da tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo, ad ogni livello istituzionale, per la salvaguardia di Venezia e che la proposta di inserimento in danger list era molto politica e poco tecnica", ha commentato il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

"Con il Governo abbiamo fatto sistema - prosegue Brugnaro - per valorizzare tutte le azioni, tradotte in atti amministrativi e investimenti economici, per il futuro di Venezia. La recente introduzione del contributo di accesso è una delle norme, non certo l’unica, messe in campo per proteggere la città dall’over-tourism, che a Venezia stiamo applicando e mettiamo a disposizione di altri siti".

Le polemiche

La proposta aveva scatenato molte polemiche a Venezia e in Italia, in primis l'opposizione del Sindaco Luigi Brugnaro seguito dal Presidente della Fondazione Venezia Capitale mondiale della Sostenibilità, Renato Brunetta.

Secondo il Presidente della Fondazione Venezia Capitale mondiale della Sostenibilità, "la valutazione dei funzionari del World Heritage Centre era disinformata e sbagliata", perché ferma a tre anni fa, data dell'ultima visita degli ispettori Unesco a Venezia.

Da allora, aveva scritto il Presidente in un intervento pubblicato sul Corriere della Sera, sono state attuate tutte le raccomandazioni che l'Unesco aveva richiesto e per questo "Venezia è ben tutelata". La decisione presa ieri dal Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco non ha fatto altro che confermarlo.

Grande soddisfazione anche per il sindaco Brugnaro:

"Voglio ricordare che i primi ad amare Venezia sono i Veneziani, di mare e di terra, che credono nel futuro della nostra città, che dopo l’acqua grande del 2019 e la pandemia si sta riprendendo. Con umiltà, coraggio ed orgoglio.

Ringrazio il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il MAECI con la Sottosegretaria con delega all’Unesco Maria Tripodi, che, assieme alle loro strutture, hanno lavorato con noi in questi mesi per predisporre le risposte al dossier su Venezia. Un plauso anche alla delegazione che è a Riyad da giorni, guidata dal Direttore Generale Morris Ceron, assieme al vicesindaco Andrea Tomaello e all’assessore all’ambiente Massimiliano De Martin, a supporto dell’Ambasciatore italiano. Un grande lavoro di squadra per la nostra città!"

Seguici sui nostri canali