Venezia e Odessa stringono un patto di collaborazione
L'intesa siglata per la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione di progetti educativi, turistici ed economici...
Un patto di collaborazione tra le città di Venezia e Odessa per creare reti e legami fra autorità locali e favorire la collaborazione fra le Comunità, promuovendo scambi di informazioni, esperienze e buone pratiche nei settori della cultura, dell’educazione, della pace, del turismo e dello sviluppo economico.
Venezia e Odessa stringono un patto di collaborazione
Lo hanno sottoscritto questa mattina a Ca’ Farsetti i sindaci delle due città, Luigi Brugnaro e l'ucraino Gennadiy Trukhanov, nella consapevolezza che l’unione di aspirazioni ed interessi comuni, animata da spirito di pace, libertà e sviluppo, sia un mezzo per cercare di mantenere la pace e l’armonia fra le Comunità.
All’appuntamento hanno preso parte autorità civili e militari, assessori e consiglieri comunali.
“E’ un grande piacere avere a Venezia il sindaco di Odessa, una persona che sta difendendo strenuamente la sua città, uno dei principali obiettivi dell’invasione russa. Ora Odessa è candidata a diventare patrimonio universale dell’Unesco, un traguardo che sosterremo con la massima convinzione e determinazione. La città di Odessa è straordinaria, vanta numerosi edifici di pregio architettonico e monumenti, progettati anche da artisti italiani. Sin dall’inizio del conflitto, Venezia ha dimostrato grande disponibilità nell’accoglienza delle donne e dei minori ucraini che scappavano dalla guerra, una testimonianza ulteriore dell’amicizia tra i nostri popoli. Ora è fondamentale arrivare a un ‘cessate il fuoco’ e alla pace; è l’auspicio che tutti ci auguriamo”.
“In tutti questi mesi non ho mai lasciato il mio Paese - le parole di Gennadiy Trukhanov - , ma oggi dovevo esser qui perché da questo momento Venezia e Odessa sono due città sorelle”. Il sindaco ucraino si è quindi fatto testimone della drammaticità della situazione che sta vivendo il suo Paese: i bombardamenti, le persone nascoste nei bunker, la distruzione delle città. “In questo contesto - ha raccontato - il sostegno dell’Europa è come una luce nel tunnel e il nostro obiettivo è duplice: creare un futuro per i nostri figli e preservare la nostra memoria storica”.
Nella convinzione che la cultura sia elemento di unione e comunione tra i popoli, e che la promozione del dialogo sia fattore di sostegno dei valori di integrazione, solidarietà, amicizia, i due primi cittadini, nell’ambito delle rispettive competenze, hanno quindi convenuto di promuovere la reciproca collaborazione. Strumenti fondamentali saranno lo scambio di attività, programmi e progetti culturali volti a rafforzare i legami di amicizia tra le rispettive comunità, il confronto di pratiche di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale tangibile e intangibile, programmi e progetti educativi volti a promuovere la collaborazione tra le giovani generazioni, al fine di una migliore conoscenza reciproca.
L’accordo sarà attuato nel rispetto delle legislazioni italiana e ucraina, nonché del diritto internazionale applicabile, e, per la parte italiana, degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea. Tutte le attività previste saranno sostenute nei limiti delle rispettive disponibilità finanziarie, senza generare oneri a carico dello Stato.
Il patto di collaborazione avrà una durata di 3 anni e potrà essere rinnovato espressamente tra le parti attraverso comunicazione scritta.