Venezia, banchi a rotelle nuovi in discarica: scontro aperto tra la preside e l'ex struttura Commissariale
Scambio di accuse tra la dirigente scolastica e l'Ente...
E' bufera, ormai tra la dirigente scolastica dell'istituto che ha deciso di disfarsi dei "famigerati" banchi a rotelle e l'ex struttura Commissariale nazionale guidata da Domenico Arcuri.
Venezia, banchi a rotelle mai usati e gettati in discarica
La preside, infatti, nei giorni scorsi, dopo che la notizia era balzata agli onori delle cronache e la foto dei banchi sul barchino diretto in discarica, era divenuta virale, aveva dichiarato che quegli oggetti (finiti poi al centro di enormi polemiche in tutta Italia per la loro presunta utilità), lei, non li aveva mai richiesti.
Ma dall'altra parte, è stato invece chiarito che esisterebbe una regolare firma di ricevuta e collaudo dei suddetti banchi. Atto, continuano, che farebbe presumere a una volontà di tenerli e usarli. Di sicuro la situazione non è ancora finita ed è possibile che la polemica sarà risolta a carte bollate.
Scontro aperto tra la preside e l'ex struttura Commissariale
Cercate nell'immaginario collettivo un oggetto che sia il simbolo della gestione confusionaria della pandemia Covid in Italia (o quantomeno della prima parte). Cosa vi viene in mente? Molti di voi avranno risposto senza nemmeno pensarci un attimo: i banchi a rotelle. Sponsorizzati come la panacea di tutti i mali (o in questo caso specifico dei contagi) nelle scuole, sono stati un flop clamoroso, costato peraltro parecchio denaro pubblico. E ora si scopre che... non rispettano le norme anti-incendio. E dunque andranno ritirati, con altro esborso delle casse dello Stato.
Ma non è questo il caso del liceo veneziano Benedetti - Tommaseo, che li aveva acquistati un anno fa. i famigerati banchi a rotelle, un po' ovunque in Veneto (da Venezia a Montebelluna, ma anche nel padovano e nel vicentino ad Asiago) siano sostanzialmente abbandonati a loro stessi. Addirittura, e arriviamo all'oggetto dell'articolo, a Venezia è stato immortalato un barchino-chiatta che li porta chissà dove. Sicuramente non in un'aula.
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E non sembrano affatto in buone condizioni. Anzi. Sarebbero nuovi di zecca, ma appaiono rotti, scheggiati, destinati, in altre parole a finire in discarica. Insomma si riaccende il dibattito sull'investimento di denaro che poi, purtroppo, in molti casi non ha garantito un servizio aggiuntivo, ma, addirittura, per qualche dirigente scolastico, al contrario, è stato come un peso. Da dover smaltire. Come una cena abbondante che proprio non si riesce a digerire...
Tanto era bastato, dunque, qualche foto fatta circolare sui social, e qualche dichiarazione... e la polemica si era innescata. Assumendo proporzioni imponenti. Tanto che ora, a distanza di giorni se ne continua a parlare. E sembra che altre scuole siano nella stessa condizione in Veneto.