Il rapporto del Snpa

Venezia "affonda": ecco di quanti millimetri all'anno la terra sprofonda

Contestualmente, a causa del riscaldamento globale, il livello del mare si sta costantemente alzando. A descrivere il fenomeno è l'ultimo studio pubblicato dal Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente.

Venezia "affonda": ecco di quanti millimetri all'anno la terra sprofonda
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Venezia di nuovo sotto i riflettori. Dopo l'ultimatum dell'Unesco, la richiesta di interventi immediati per risolvere le criticità, dopo lo stop alle grandi navi, ora c'è un altro importante elemento di preoccupazione. La terra sta letteralmente affondando e il livello del mare, come se non bastasse, si sta alzando.

Venezia "affonda": un rapporto spiega di quanti millimetri all'anno la terra sprofonda

Un documento che è il risultato di un lungo e articolato lavoro coordinato da Ispra con il supporto di Agenzie regionali del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente. Si sono valutati indicatori e casi pilota, quelli più connessi ai cambiamenti climatici, con un unico ambizioso obiettivo: realizzare, passo dopo passo, un quadro conoscitivo oggettivo per pianificare e implementare le politiche di adattamento in Italia. Politiche anche piuttosto urgenti. Anche perché quanto emerso è abbastanza allarmante. Venezia, infatti, sta letteralmente affondando.

"Le variazioni del livello del mare costituiscono fonte di preoccupazione per le conseguenze sulle coste - si legge nella presentazione del rapporto, che è stato presentato oggi, martedì 30 giugno 2021 - gli incrementi, dell’ordine di pochi millimetri l’anno (valori medi del trend pari a circa 2,2 mm/anno con picchi nel Mare Adriatico di circa 3 mm/anno), sono continui e appaiono ad oggi irreversibili.

Particolare attenzione merita il caso di Venezia, dove è presente un fenomeno combinato di eustatismo (innalzamento del livello del mare) e subsidenza (abbassamento del livello del terreno): nel lungo periodo (1872-2019) il tasso di innalzamento del livello medio del mare si attesta sui 2,53 mm/anno, valore più che raddoppiato a 5,34 mm/anno considerando solo l’ultimo periodo (1993-2019)".

Il Rapporto SNPA sugli indicatori di impatto dei cambiamenti climatici fornisce un primo quadro conoscitivo sui fenomeni potenzialmente connessi ai cambiamenti climatici in Italia e rappresenta un sistema dinamico e aggiornabile, anche in funzione di eventuali nuove acquisizioni scientifiche.

Per tenere sotto osservazione il fenomeno dei cambiamenti climatici e misurare l’efficacia delle azioni di contrasto e adattamento adottate, Snpa ha individuato un primo set di 20 indicatori nazionali e 30 casi pilota regionali afferenti a 13 settori vulnerabili già individuati nell’ambito della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e dalla successiva bozza del Piano Nazionale.

Si va dalle risorse idriche al patrimonio culturale, passando attraverso agricoltura e produzione alimentare, energia, pesca, salute, foreste, ecosistemi marini e terrestri, suolo e territorio, ambiente alpino/appenninico e zone costiere.

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