Nuova infrastruttura

"Un solo ponte tra Bibione e l'entroterra è un problema di sicurezza", presentato a Roma il progetto del secondo accesso

Il sindaco Maurutto di San Michele al Tagliamento: "Si tratta di un’opera attesa da tempo: in caso di emergenza l’unica via di accesso e uscita si congestiona"

"Un solo ponte tra Bibione e l'entroterra è un problema di sicurezza", presentato a Roma il progetto del secondo accesso
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Qualche giorno fa si è tenuta a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la prima riunione del tavolo tecnico dedicato al progetto del secondo accesso di Bibione. L’intervento proposto, che consiste in una bretella lunga circa 7.5 km realizzata attraverso l’allargamento di strade minori e la costruzione di un ponte sulla litoranea veneta, collegherebbe la strada regionale 74 nei pressi di Bevazzana con la località Pineda, bypassando così la zona centrale di Bibione.

(In copertina: il percorso tratteggiato nel quale potrebbe sorgere il secondo accesso a Bibione)

Secondo accesso a Bibione, presentato a Roma il progetto della bretella di 7.5 km

Si è trattato di un primo confronto fondamentale per inquadrare la nuova infrastruttura all’interno di un contesto territoriale di grande rilevanza dal punto di vista turistico, che oggi necessita di importanti interventi di potenziamento del sistema di accessibilità. All’incontro ha partecipato il Sindaco di San Michele al Tagliamento, Flavio Maurutto, illustrando le necessità alla base di questo progetto:

“Abbiamo spiegato al Ministero che Bibione è una penisola collegata con l’entroterra da un unico ponte: ciò rappresenta un problema di sicurezza perché in caso di emergenza l’unica via di accesso e uscita si congestiona, causando l’impossibilità di allontanarsi in tempi rapidi e al contempo bloccando l’accesso ai mezzi di soccorso - ha affermato Flavio Maurutto, sindaco di San Michele al Tagliamento - Peraltro, anche in condizioni normali, nel periodo estivo i flussi turistici sono molto sostenuti e si uniscono a quelli di residenti, lavoratori, proprietari delle seconde case e pendolari giornalieri della spiaggia causando lunghe code e rallentamenti in ingresso e in uscita da Bibione".

Flavio Maurutto, sindaco di San Michele al Tagliamento

La delegazione bibionese presente a Roma è stata rappresentata anche dalla Fondazione Think Tank Nord Est, che già alla fine del 2019 aveva presentato all’amministrazione comunale di San Michele al Tagliamento una prima proposta progettuale, grazie al lavoro di un gruppo di imprenditori e professionisti.

Proprio questo progetto, integrato ed aggiornato, è stato consegnato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme ad una relazione di accompagnamento che spiega le ragioni dell’intervento e ne illustra i benefici:

“L’incontro al Ministero potrebbe rappresentare il primo passo verso la realizzazione di un’opera attesa da tempo - ha commentato Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est - con l’obiettivo di migliorare la sicurezza di Bibione e favorire lo sviluppo turistico di tutto il litorale dell’Alto Adriatico. Non dobbiamo infatti dimenticare che anche Lignano e Latisana, in Friuli Venezia Giulia, beneficerebbero dei potenziamenti infrastrutturali di Bibione, che comprendono anche un nuovo casello sulla A4.

Un sincero ringraziamento va quindi al consigliere Fabiano Barbisan e al Presidente Luca Zaia per aver promosso e coordinato l’incontro al Ministero - aggiunge Ferrarelli - dimostrando così la volontà di contribuire attivamente alla realizzazione di un intervento strategico per il turismo balneare del Veneto, che oggi rappresenta un’eccellenza di livello internazionale.”

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