Si inizia dal 25 aprile

Ticket d'accesso a Venezia, il sindaco Brugnaro: "Mi scuso con tutti, ma è necessario"

Una misura necessaria per limitare il fenomeno di overtourism che spesso caratterizza la città patrimonio Unesco

Ticket d'accesso a Venezia, il sindaco Brugnaro: "Mi scuso con tutti, ma è necessario"
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“Il nostro obiettivo è decongestionare una città non incassare soldi. Abbiamo già calcolato che spenderemo più soldi in questa gestione rispetto agli incassi”.

Questo l’intervento del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro in merito al ticket d’accesso alla Serenissima, spiegando la necessità di tutelare la città:

“Chiedo scusa a tutti, noi cercheremo di evitare qualsiasi problematica. Il nostro obiettivo non è chiuderla, ma di non farla scoppiare”.

Nuove regole sugli accessi

Il 25 aprile 2024, giorno della Festa di San Marco, si darà il via a una svolta epocale per cui bisognerà pagare un ticket di ingresso del valore di 5 euro per i visitatori giornalieri in alcuni periodi dell’anno.

“Non abbiamo un’idea di chiusura all’ospitalità, tutt'altro, pensiamo che la città così meriti il rispetto di tutti anche per chi la viene a visitare in giornata quindi, dobbiamo renderla vivibile come amministrazione”.

Il primo cittadino Brugnaro, in una video-intervista al Corriere della Sera, ringrazia la collaborazione da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha permesso di realizzare un progetto mirato alla tutela della città:

"Per il contributo d'accesso devo ringraziare il presidente della Repubblica in primis che ha patrocinato questa idea nata dalla mia voglia di proteggere Venezia. Abbiamo ottenuto una prima legge per poter attivare questa sperimentazione".

Città unica al mondo e patrimonio dell'Unesco, è normale secondo Brugnaro che ci sia molto afflusso, soprattutto in alcune giornate specifiche, e proprio per questo andrebbe rispettata di più:

"Venezia è normale che venga visitata da tanta gente, bellissime persone che ringrazio di essere venute e ringrazio soprattutto quelli che lo fanno con rispetto della città perché è un luogo di tutti, è un luogo dell'umanità per cui dobbiamo imparare a rispettarci, a rispettarla noi stessi che ci viviamo, noi che ci lavoriamo e dobbiamo chiedere che lo stesso rispetto ce l'abbiano anche le persone che vengono a visitarla".

Al via la sperimentazione

I controlli saranno effettuati a campione per poi decidere se prolungare o interrompere il nuovo sistema di accesso sulla base delle 29 giornate per cui è prevista la direttiva:

"Dobbiamo misurare questi flussi e rendere prenotabile una città per cui il contributo d'accesso viene chiesto per quest'anno soltanto per 29 giornate che sono pubblicate e si comincia dal 25 Aprile 2024. Avremo probabilmente gli occhi del mondo addosso per capire questa sperimentazione. Ci stanno chiamando dappertutto per capire come funzionerà. Dai dati storici, abbiamo riscontrato un particolare afflusso in alcune giornate cioè in quei giorni in cui le persone che magari risiedono in spiaggia, poi in quel momento piove e decidono di fare un giro a Venezia".

Il periodo delle limitazioni inizierà dal 25 aprile al 5 maggio, per proseguire nei sabato e domenica di maggio (11 e 12, 18 e 19, 25 e 26), giugno (8 e 9, 15 e 16, 22 e 23, 29 e 30) e luglio (6 e 7, 13 e 14). È tenuto al pagamento solamente il turista che, entrato nella città, non dorme in una struttura ricettiva del territorio comunale, dunque dalle ore 8.30 alle ore 16.

Una misura utile a rendere la città più ariosa e vivibile anche per chi ci abita, perché l'intasamento che si viene a creare crea malessere nel residente:

"Questa cosa serve perché i cittadini che ci vivono e ci lavorano e quelli che vengono magari per una settimana per qualche giorno riescono a vivere una città pulita, decorosa, sicura e anche ariosa.

Ci serve poi ricordare quali sono le regole di Venezia: l'immondizia va tenuta con sé, come la carta del panino. La sigaretta non si può buttare per terra perché non ci sono mezzi meccanici che possono entrare per cui è un costo enorme gestire questa città e siccome siamo convinti che il mondo ci guarda dobbiamo renderci conto che questa sperimentazione nasce con questa voglia di miglioramento".

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