Solidarietà

Terremoto in Turchia e Siria: personale sanitario veneto pronto a partire

Lo ha appena annunciato il Governatore Luca Zaia

Terremoto in Turchia e Siria: personale sanitario veneto pronto a partire
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Otto scosse. Tremende, tragiche che hanno provocato una vera e propria strage tra la Turchia e la Siria. La scia sismica registrata tra la notte di domenica e la mattina di oggi, lunedì 6 febbraio 2023, ha prodotto un bilancio terribile: si parla di più di 800 morti, migliaia di feriti. Il Veneto è tra le prime regione italiane a mostrare solidarietà in modo concreto. In copertina foto d'archivio

Terremoto in Turchia e Siria: personale sanitario veneto pronto a partire

“Personale sanitario specializzato in maxi emergenze del SUEM della Regione Veneto, medici e infermieri, è pronto a partire verso le zone colpite dal terremoto. Si tratta di operatori formati per operare con il team USAR dei Vigili del Fuoco, i tecnici del Corpo addestrati per la ricerca e il recupero delle persone sepolte dalle macerie, con il compito di fornire l’assistenza sanitaria alle vittime. La prima squadra è al momento in stand by, pronta a muovere verso le zone colpite, secondo le indicazioni della Protezione Civile nazionale”.

Lo rende noto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

La scossa ha provocato anche ripercussioni nei Paesi del Mediterraneo. In particolare, tra le coste italiane dell'Adriatico, si è pensato che il litorale veneto fosse "sensibile" alle conseguenze del terremoto. E infatti in mattinata il Suem ha emanato una nota particolarmente allarmante: si temevano onde anomale. Il messaggio è stato particolarmente chiaro:

"Per la regione Veneto livello allerta rosso per l'evento sismico del 6 febbraio 2023 delle 2.17 in turchia".

Fortunatamente però, con il trascorrere delle ore, la situazione in mare è migliorata e il Dipartimento di Protezione civile ha deciso di revocare l'allarme sulla base dei dati rilevati dal Centro Allerta Tsunami.

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