Strage a Santo Stefano di Cadore: rimandata l'udienza preliminare ad Angelika Hutter
Ammonta a 3 milioni e mezzo di euro il risarcimento riconosciuto ai familiari delle vittime
Per un vizio formale di notifica telematica, è stata rinviata l'udienza preliminare prevista per ieri mattina, 21 giugno 2024, in cui è indagata Angelika Hutter, responsabile della strage di Santo Stefano di Cadore.
Un vizio formale rinvia l'udienza
Non era presente in tribunale, Angelika Hutter, 33enne tedesca che lo scorso 6 luglio 2023 investì e uccise con la sua auto Marco Antoniello, il figlio di 2 anni Mattia, e la nonna del bimbo, Maria Grazia Zuin, turisti veneziani di Favaro Veneto.
L'udienza preliminare doveva tenersi ieri mattina, 21 giugno, e il PM Simone Marcon era pronto a chiedere il rinvio a giudizio, per omicidio stradale plurimo. Tuttavia, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari non è stato notificato all'avvocato difensore, Giuseppe Triolo, e pertanto si dovrà procedere a una nuova notifica, per richiedere il rinvio a giudizio.
Un risarcimento milionario
Nonostante del rinvio dell'udienza, ci sono delle novità. Secondo quanto riportato, è stata depositata la quietanza per i risarcimento di 3 milioni e mezzo di euro, da parte di Allianz, la compagnia assicurativa dell'Audi A3 noleggiata da Hutter in Germania. Si tratta di un passo in avanti nel processo, che dimostra una prima intesa con le parti danneggiate.
La tragedia di Santo Stefano di Cadore
Era il 6 luglio 2023, quando la 33enne tedesca provocò una strage in quel di Santo Stefano di Cadore. Marco, Mattia e Maria Grazia stavano passeggiando tranquillamente con il resto della famiglia, quando la 33enne invase il marciapiedi, sbalzandoli per una trentina di metri. Il piccolo Mattia era stato elitrasportato in ospedale a Belluno, ma purtroppo perse la vita una volta arrivato a destinazione.
Da quel giorno, sono iniziati mesi e mesi di indagini. A inizio ottobre 2023, ci fu un esperimento giudiziale, per riprodurre lo scenario nel quale si verificò l'incidente. Rilevanti sono stati anche i video delle telecamere di sorveglianza lungo la strada, che hanno permesso di confermare come Angelika avesse inveito contro i cadaveri a terra.
Dai primi rilevamenti, si è arrivati all'interrogatorio di quattro ore, tenutosi in via telematica a causa di un crollo psichico di Angelika, che l'ha costretta a un ricovero in ospedale a Mestre. Hutter avrebbe anche mentito sulla vicenda, affermando che ci fosse stato un guasto tecnico all'auto. Tuttavia, era stata sbugiardata dall'accusa, confermando che l'Audi A3 fosse perfettamente funzionante.
Infine, lo scorso 28 maggio era stata fissata l'udienza preliminare di ieri, in cui l'avvocato di Hutter avrebbe chiesto l’assoluzione per infermità mentale. Ma come detto, a causa di difetto formale, è stata rinviata a data da definirsi.