Dopo la pausa estiva

Stop grandi navi: il Senato ratifica la Camera entro il 18 settembre

Il provvedimento passa alla Camera per la conversione definitiva in legge.

Stop grandi navi: il Senato ratifica la Camera entro il 18 settembre
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Lo stop alle grandi navi nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca è il punto centrale del provvedimento del Consiglio dei Ministri approvato dal Senato con 175 voti a favore ed è anche il motivo che ha evitato l'iscrizione di Venezia nella lista dei siti a rischio dell'Unesco.

Stop grandi navi: il Senato ratifica la Camera entro il 18 settembre

Ma c'è ancora da attendere: ora la "palla" passa alla Camera per la conversione definitiva in legge che avverrà, presumibilmente, entro il 18 settembre, dopo la pausa per le vacanze estive.

Cosa è cambiato

Dal primo agosto è vietato il transito delle navi (nel Bacino di San Marco, nel Canale di San Marco e nel Canale della Giudecca) che hanno almeno una di queste caratteristiche: una stazza lorda superiore alle 25mila tonnellate, la lunghezza dello scafo a galleggiamento superiore ai 180 metri, il tiraggio aereo superiore ai 35 metri (esclusi gli scafi a propulsione mista vela-motore) e l'impiego di combustibile in manovra con contenuto di zolfo uguale o superiore allo 0,1 per cento.

Compensazioni economiche

Il decreto approvato in Senato stabilisce anche le compensazioni in favore delle aziende di navigazione. Ma non solo. Compensazioni anche per il gestore del terminal di approdo interessato dal divieto di transito, delle imprese titolari di contratti di appalto nel ciclo operativo del gestore, e dei lavoratori nei comparti della navigazione e logistica.

Nello specifico si tratta di un fondo del Mise per 55 milioni, divisi in 30 per le compagnie di crociera che non potranno più arrivare a Venezia, 25 per la Venice Terminal passeggeri e le imprese che ci lavorano. E infine 10 milioni come sostegno al reddito per i lavoratori. Via libera anche al credito d'imposta per le attività di trasporto passeggeri con navi minori in laguna.

Ma il vero nodo sono i nuovi approdi

Il provvedimento nomina il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del mare adriatico settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, come commissario straordinario per la creazione di quattro punti di approdo temporanei nell'area nei pressi di Marghera. Questi saranno anche dedicati alle navi passeggeri con stazza superiore alle 25mila tonnellate, per la manutenzione dei canali e pure per gli interventi di miglioramento dell'accessibilità nautica e per la sicurezza della navigazione in loco.

Per centrare tutti questi obiettivi il Governo ha reso disponibili 157 milioni di euro.

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