Stop ai funerali show a Venezia: basta con i lunghi ricordi dello scomparso, approvati solo canti religiosi
Il Patriarca è anche contrario alla dispersione delle ceneri...
Un vademecum, quello scritto dal Patriarca Francesco Moraglia, che sicuramente è destinato a far discutere...
Stop ai funerali show a Venezia: basta con i lunghi ricordi dello scomparso, approvati solo canti religiosi
Sì ai canti, ma solo religiosi. O almeno, questo in chiesa, perché fuori dal luogo sacro c'è la libertà di scegliere quello che si vuole per accompagnare il defunto nel suo ultimo "viaggio"... No a bandiere e a simboli politici, al massimo qualche gagliardetto. Gli interventi commemorativi, poi, di amici o parenti, vanno fatti sul sagrato o al cimitero. In chiesa i sacerdoti dovranno vigilare sui discorsi, che devono riflettere l'autentico sentire cristiano davanti alla morte.
Stop, dunque, ai lunghi ricordi dello scomparso... parola del Patriarca Francesco Moraglia, che ha definito attraverso una nota pastorale alla Diocesi, un nuovo protocollo per la celebrazione dei funerali. Una decisione che di sicuro farà discutere. In poche parole il Patriarca vuole mettere la parola "stop" ai cosiddetti funerali-show, dando il via a esequie più vicine al congedo cristiano, al cui centro c'è la Parola di Dio. Omelie brevi, non più commemorazioni o elogi, e la creazione di uno "staff" che accompagni i parenti del defunto in questa nuova gestione delle esequie.
Nulla è stato lasciato al caso, tanto che il mini protocollo adottato è stato anche inviato alle onoranze funebri, per evitare alcune criticità, come la scelta delle date dei funerali, la decisione di raccogliere offerte, le riprese e pure la conservazione delle ceneri. E su questo tema Moraglia ha voluto chiarire la propria posizione: la Chiesa raccomanda che si conservi l'abitudine di seppellire i corpi dei defunti. Una volta celebrato il funerale poi le ceneri vanno deposte nella tomba, non tenute in casa.