Spopolamento a Venezia, a luglio i residenti saranno meno di 50mila
Ma il Comune "ribalta" la prospettiva e ricorda la presenza, ogni anno tra gli 8mila e i 15mila "stagionari". Abitanti a tutti gli effetti, anche se non ufficialmente domiciliati...
E' stato un "blitz" anonimo a colpi di volantini a rimettere sotto i riflettori un fenomeno ben noto in città, quello dello spopolamento. Sono apparsi, infatti, molti volantini con indicato un numero, "49.999", che fa riferimento alla soglia psicologica dei 50mila residenti della città storica. Una soglia, come si apprende, che fa suonare un campanello d'allarme a Venezia: a breve, infatti, i 50.154 abitanti di Venezia rilevati dal'ufficio Statistica del Comune, potrebbero scendere al di sotto di quella cifra.
Spopolamento a Venezia, a luglio i residenti saranno meno di 50mila
E' quanto emerge dai calcoli effettuati dall'associazione Venessia.com che ha analizzato il trend degli ultimi mesi, arrivando anche a stabilire quando si toccherà il nuovo record negativo di residenti. Il 29 luglio, oppure, massimo, il 4 di agosto. E questo non è un aspetto secondario. Era stato il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, nel mese di marzo, a ricordare che se la tendenza dovesse essere confermata, a breve Venezia si troverà al di sotto di quella soglia che definisce il concetto di città. Ma dal Comune arriva un messaggio opposto, più confortante, se vogliamo...
L'Amministrazione comunale, infatti, ha analizzato il fenomeno da un'altra prospettiva ricordando che ogni anno, seppur non contati nei censimenti ufficiali, ci sono tra gli 8mila e i 15mila abitanti in più. Si tratta di lavoratori e studenti fuori sede, per esempio, ma anche di militari e Forze dell'ordine, trasfertisti, insomma. Persone che non hanno la residenza ma che in città, a tutti gli effetti, ci abitano, ci vivono, studiano. Cittadini reali che però non figurano nelle statistiche perché non ufficialmente domiciliati. E allora il sindaco Luigi Brugnaro ha pensato di proporre di "aprire" la quota dei domiciliati, per permettere loro di registrarsi come tali.