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Speedline di Santa Maria di Sala: al vaglio tre offerte per l’azienda veneta

L'assessore Donazzan: "Il nostro obiettivo è focalizzato a trovare la soluzione industriale più sostenibile e con il maggior impatto occupazionale possibile"

Speedline di Santa Maria di Sala: al vaglio tre offerte per l’azienda veneta
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Ieri si è tenuto a Roma presso il MIMIT (Ministero dell’Industria e del Made in Italy) un incontro di aggiornamento della situazione dell’azienda Speed Line di Santa Maria di Sala. Durante l’incontro è stato monitorato lo stato di avanzamento del percorso di reindustrializzazione concordato, in sede istituzionale, tra azienda e parti sindacali lo scorso anno nel mese di giugno.

Speedline di Santa Maria di Sala: al vaglio tre offerte per l’azienda veneta

Nello specifico si è appreso che sono tre le manifestazioni di interesse vincolanti rivolte ad una prospettiva industriale e di prospettiva di salvaguardia, almeno parziale, dal punto di vista occupazionale del sito.

Le prossime settimane, quindi, saranno importanti al fine dell’approfondimento di queste ipotesi di soluzione.

“Il nostro obbiettivo come Regione – sottolinea l’assessore al Lavoro del Veneto - è focalizzato a trovare la soluzione industriale più sostenibile e con il maggior impatto occupazionale possibile. Questo lo riteniamo fondamentale al fine di non disperdere il patrimonio produttivo rappresentato dall’azienda. Lavoreremo, quindi, per questo obbiettivo in sinergia col Ministero, l’azienda e le rappresentanze sindacali”.

La posizione delle sigle sindacali

Ieri si è tenuto l’incontro in presenza al MIMIT (ex MISE), tra le OO.SS. (Fim- Fiom territoriali di Venezia, Fim- Fiom nazionali e i referenti delle confederazioni di Cisl e Cgil) e la direzione Ronal con anche il componente cda Thomas Muller. All’incontro hanno poi presenziato la responsabile risorse umane di Speedline Katia Menin, i consulenti di Alix Partners e di Bonelli Eredi, con anche i responsabili di Vitale e associati - Investment Bank - che si sta occupando del processo di vendita.

Per le istituzioni hanno partecipato all’incontro, lo staff dell’unita di crisi della regione Veneto con la presenza dell’assessore Elena Donazzan, i referenti del Ministero del Lavoro, i responsabili del fondo ministeriali INVITALIA, Confindustria Venezia, Deborah Onisto per la città metropolitana di Venezia e Rocchi sindaco di Santa Maria di Sala. Nella giornata di ieri Ronal ha presentato i tre potenziali investitori finanziari, comunque con dati parziali seppur importanti.

Gli investitori sono tutti tedeschi e tutti hanno avuto esperienze nel settore automotive. In una proposta è prevista l’acquisizione da subito anche di APPtech, mentre in un’altra si valuta in un secondo momento la possibilità di esaminarla.

Ronal ha segnalato che tutti gli investitori hanno chiesto un contributo importante (dote) da parte del gruppo svizzero per acquisire Speedline, sottolineando che questo aspetto potrebbe condizionare la vendita verso un investitore piuttosto che un altro.

Fatto salvo che l’accordo di giugno 2022 prevede comunque il passaggio totale di tutti i lavoratori nella ipotetica nuova società, rimane ancora da definire con chiarezza quale sarà il bacino consolidato dei lavoratori nella nuova Speedline.

"Le proposte presentate si attestano tra i 208 e i 250 lavoratori con la possibilità futura di poter allargare questo bacino occupazione. Sicuramente la gestione del rilancio dovrà passare attraverso un mantenimento dell’occupazione con l’utilizzo di ammortizzatori sociali. Per noi come parti sociali rimane fondamentale garantire la piena occupazione e soprattutto avere sicurezza sulla sostenibilità del piano industriale, la sua prospettiva nel medio periodo e la credibilità degli investitori.

Abbiamo chiesto che Ronal fornisca al ministero, alla regione e alle segreterie nazionali i piani industriali dettagliati e che le istituzioni si facciano garanti di analizzarne i contenuti e valutarne, anche con le parti sociali, la possibilità di migliorare le proposte laddove sia possibile. A conclusione del confronto, Ronal ha accettato di procedere come suggerito dalle organizzazioni sindacali e ha fornito tutta la documentazione necessaria.

Il ministero si è riservato di fare le proprie analisi e di relazionarsi direttamente con gli investitori per valutare quale sia quello in condizioni di offrire la maggior tutela possibile per il futuro di Speedline. Le istituzioni hanno chiesto un po’ di tempo per valutare le offerte e è stato fissato un nuovo incontro al Mimit il giorno 22 maggio, data entro la quale si dovrebbe avere finalmente chiarezza su quale sarà il futuro di Speedline.

Riteniamo che l’incontro di oggi abbia consentito di avere ulteriori garanzie cercando di mantenere comunque il coinvolgimento di tutti gli attori. Nella giornata di venerdì 5 maggio si terranno le assemblee informative".

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