Provvedimento non definitivo

Sospesa onorificenza Ca'Foscari al consigliere di Putin (ma solo temporaneamente)

Il Senato accademico sulla questione si è mostrato diviso...

Sospesa onorificenza Ca'Foscari al consigliere di Putin (ma solo temporaneamente)
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Il consigliere di Putin, ex ministro della cultura russo dal 2012 fino al 2020, non potrà più fregiarsi dell'honorary fellowship dell'università Ca' Foscari.

Sospesa onorificenza Ca'Foscari al consigliere di Putin (ma solo temporaneamente)

O almeno, non in questo periodo segnato dal conflitto iniziato con l'offensiva mossa dal Cremlino nei confronti dell'Ucraina. E' quanto ha deciso il Senato accademico dell'università veneziana al termine di un lungo negoziato sulle sorti del titolo affidato a Vladimir Medinskij. Inizialmente si è creduto che si andasse verso una eliminazione totale dell'onorificenza. Ma poi si è optato per una soluzione ibrida.

Anche per motivi tecnici: l'ateneo è sprovvisto di procedure di sospensioni della fellowship o di revoca. E quindi è stata creata una commissione ad hoc. Ricordando i motivi per cui si sta discutendo della sospensione dell'onorificenza, si è dunque percorsa la strada del provvedimento temporaneo, anche perché, si legge, il professore potrebbe contribuire nel ruolo politico a far prevalere la ragione e a far "tacere le armi".

C'è dunque la speranza, per l'ateneo, che il numero due del Cremlino possa essere quell'ago della bilancia di cui c'è bisogno per porre fine ai bombardamenti. Ma si è pensato anche ad altri aspetti. Un provvedimento drastico, infatti, avrebbe potuto provocare conseguenze inaspettate per gli studenti cafoscarini ancora in Russia.

Una scelta ibrida

Niente titolo, dunque, ma solo fino a quando non finirà la guerra. La mozione, nonostante un lungo e aspro dibattito tra favorevoli e contrari, è stata votata all’unanimità e la posizione finale è sicuramente frutto di mediazione, come già detto, sulla base di un'analisi ad ampio raggio. Ma restano i dubbi.

Dubbi che c'erano anche al momento di attribuirgli il titolo, a dire la verità... L'onorificenza gli fu consegnata nel 2014. E già all'epoca si sollevò un polverone. Tanto che, a seguito delle proteste di docenti e studenti, la professoressa Silvia Burini, a capo del centro studi sulle arti della Russia, fu costretta a dimettersi dall'incarico.

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