"Sono vivo grazie alla Lamborghini della polizia", il veneziano Matteo incontra i suoi "eroi"
Gli agenti hanno trasportato in pochissimo tempo il fegato che gli è stato trapiantato all'ospedale di Padova.
Il signor Matteo, insegnate veneziano di 45 anni, si è trovato, insieme ai suoi studenti, di fronte allo stand della Polizia di Stato allestito dalla Questura di Verona in occasione della XXX^ edizione di “Job & Orienta”, manifestazione dedicata a orientamento, scuola, formazione e lavoro. In questa occasione ha raccontato la sua incredibile storia, del fatto che visto la morte in faccia e di come i poliziotti gli abbiano salvato la vita.
"Sono vivo grazie alla Polizia di Stato"
“Sono vivo grazie alla Polizia di Stato”: lo ha ripetuto un’infinità di volte Matteo ai poliziotti della Questura di Verona. Il 28 febbraio dello scorso anno, poco prima che il Covid iniziasse a diffondersi nel nostro Paese, era venuto a sapere di essere gravemente malato, di avere due tumori al fegato. Dopo essere stato inserito nella lista per il trapianto, il 13 agosto aveva ricevuto la chiamata inaspettata, ma tanto attesa, che lo avvisava della disponibilità di un fegato nuovo. Fino a qui sembra solo una storia a lieto fine; nella realtà, però, c’è molto altro.
La dura sentenza: "Non ce la farai per questione di tempo"
Dopo la diagnosi della malattia, a Matteo era stato detto anche che non ce l’avrebbe fatta, che il tempo a sua disposizione era poco, che sarebbe scaduto proprio il 13 agosto. “Bastava un giorno, dunque, un solo giorno in più e io non sarei sopravvissuto, non sarei qui oggi”. I suoi occhi, mentre raccontava questo particolare, erano carichi di emozione e pieni di speranza.
La Lamborghini della Polizia gli ha salvato la vita
Si era informato, poi, Matteo, una volta in salvo, su chi era stato a trasportare, nel giro di poche ore, quell’organo fino all’Ospedale di Padova dove i medici lo avevano sottoposto all’operazione di trapianto: la Lamborghini della Polizia di Stato. Si, perché, in effetti, è proprio a questo scopo che la super car della casa automobilistica bolognese è stata donata: quello di garantire il trasporto celere di tessuti umani e organi in condizioni di urgenza.
L'incontro con i suoi salvatori
Quel giorno erano stati i poliziotti della Polizia Stradale di Bologna ad effettuare il servizio, gli stessi che Matteo, insegnante di matematica in una scuola superiore di Venezia, ha incontrato ieri, per caso, a Verona, mentre accompagnava i suoi studenti tra gli stand della Fiera Job & Orienta, dedicata all’orientamento scolastico e lavorativo.
Le parole dei poliziotti
"Noi, agenti della Questura di Verona e della Stradale di Bologna, eravamo lì quando si è avvicinato con garbo chiedendo informazioni in merito alla provenienza della Lamborghini; eravamo lì quando ci ha svelato la sua storia. E grazie a lui – perché siamo noi a doverlo ringraziare – ci siamo sentiti parte di un cerchio che si è finalmente chiuso. Grazie Matteo, in bocca al lupo. Sempre al tuo servizio! Sempre al servizio di tutti!".