Le motivazioni

Sciopero dei medici: possibili disagi fino a venerdì 14 aprile 2023

La protesta riguarda l'intera regione

Sciopero dei medici: possibili disagi fino a venerdì 14 aprile 2023
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Troppa burocrazia, errori nella programmazione del numero dei sanitari, i troppi assistiti per un singolo medico, il "caso" delle guardie mediche chiuse. E poi le poche tutele per i dottori, e tanto, tanto altro... Queste sono solo alcune delle ragioni che hanno spinto le sigle sindacali dei medici a incrociare le braccia. Per due giorni.

Sciopero dei medici: possibili disagi fino a venerdì 14 aprile 2023

"La Direzione Risorse Umane del Servizio Sanitario Regionale del Veneto comunica che il Sindacato dei Medici Italiani (SMI) e il Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani (SNAMI) hanno proclamato uno sciopero con l’astensione dal lavoro e chiusura degli studi medici nelle giornate del 13 e 14 aprile.

Si comunica che lo sciopero potrebbe incidere sui servizi pubblici essenziali".

Poche righe, quelle diffuse da Regione Veneto, in merito alla protesta che vede come protagonisti i medici SMI, sindacato dei medici italiani, e SNAMI, sindacato nazionale autonomo dei medici italiani, ma fondamentali, perché riguardano uno dei settori più importanti.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, alla base dello sciopero ci sarebbe la volontà di richiedere la convocazione del comitato regionale per rivedere gli apparati burocratici complici, per i referenti, di criticità nella gestione dei servizi. Per le urgenze, si lascia intendere, sarà necessario rivolgersi ai Pronto soccorso, mentre il 118 sarà in grado di operare per gli interventi avanzati.

Le prestazioni urgenti rivolte ai pazienti non in grado di spostarsi dal proprio domicilio, poi, saranno garantite. Così come l'assistenza domiciliare programmata per i malati terminali. Secondo i sindacati che hanno indetto lo sciopero, lo ricordiamo, di oggi, giovedì 13 aprile 2023 e domani, venerdì 14 aprile, è necessario far sentire la propria voce per intervire la tendenza sulla programmazione del numero dei sanitari, così come anche per quanto riguarda l'organizzazione territoriale.

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