Rolando Antolini taglia l'importante traguardo dei 90 anni: una vita tra le automobili
Festeggiato da figli, amici e clienti nella concessionaria di Mestre
Lunedì 9 gennaio ha festeggiato i 90 anni assieme a familiari, amici, personale e clienti con una festa a sorpresa organizzata dai figli nella concessionaria di via Martiri della Libertà 1 e 3, gestita oggi dai figli Raffaella e Riccardo. Lui è Rolando Antolini, nato il 9 gennaio 1933, storico commerciante di auto a Mestre. Applausi per un traguardo che lo vede ancora oggi molto attivo e in grado di dispensare preziosi consigli a familiari e amici.
Rolando Antolini taglia l'importante traguardo dei 90 anni: una vita tra le automobili
L’autosalone nasce nei primi anni ’60, quando Antolini, insieme al fratello Armando, apre un’attività di riparazione auto.
"Ho molti bei ricordi – afferma Rolando Antolini che oggi vive in Val Pusteria, guida ancora personalmente l’automobile, imbottiglia il vino e aiuta dove serve. Abbiamo iniziato il primo aprile del 1960 a Mestre in Corso del Popolo, con officina e garage. Dopo alcuni trasferimenti siamo approdati nel 1972 in via Santa Maria Goretti e successivamente nella sede aperta ancora oggi in via Martiri della Libertà. Abbiamo iniziato importando roulotte. La svolta è avvenuta con la vendita delle auto Renault".
Sono gli anni d’oro del boom economico e la Antolini diventa un punto di riferimento nel panorama veneto dell’automotive, dove rappresenta il marchio Innocenti, poi Renault e infine il marchio di roulotte e camper Adria.
Il signor Rolando, con l’aiuto dei figli Riccardo, Raffaella e Roberta, prende le redini dell’attività, trasformandola in un’eccellenza nel settore della vendita di automobili. Nel 1989 il gruppo si divide in due società, guidate rispettivamente da Riccardo e Raffaella, che gestiscono marchi diversi. Raffaella con il marchio Mazda e Volkswagen Seat e Skoda per il service; Riccardo con la concessionaria Subaru e il service Mercedes e Smart. Roberta invece segue l’immobiliare di famiglia ma lavora anche come impiegata presso l’istituto professionale “Berna” di Mestre. Il segreto di questo successo?
"Abbiamo iniziato nel dopoguerra quando c’era ancora lo spazio per crescere".
E con ironia aggiunge:
"Avevo il “pallino” di controllare il conto in banca: se cresceva vuol dire che stavamo lavorando bene".
"Grazie agli insegnamenti di nostro padre – aggiungono i figli - abbiamo superato vari momenti critici dovuti alla difficile congiuntura economica e soprattutto grazie a molta fatica e impegno da parte nostra e di tutti i collaboratori. Anche alcuni dei nostri figli oggi stanno lavorando con noi e di questo siamo orgogliosi".
Un imprenditore apprezzato anche dai propri dipendenti. Uno per tutti Roberto Perissinotto che in aprile andrà in pensione dopo aver lavorato per tanti anni con Antolini:
"Ho iniziato con Antolini nel 1986. Devo riconoscere che è stata un’esperienza bellissima" afferma Perissinotto, "ho trovato una famiglia e molta disponibilità. Auguro a Rolando tantissimi altri anni di salute e lo ringrazio per questi anni trascorsi insieme".