Raffica di insufficienze alla seconda prova, studentessa fa scena muta all'orale di maturità per protesta
La polemica è scoppiata al liceo classico Foscarini, protagonista della polemica la studentessa Linda Conchetto
La seconda prova di maturità al liceo classico Foscarini di Venezia è stata una vera e propria strage: su 14 studenti di una classe, 10 hanno ricevuto un'insufficienza grave nella versione di greco sul testo di Platone. Ed è per questo motivo che una studentessa ha deciso di fare scena muta all'orale, il 25 giugno 2024, per protestare contro questa "ingiustizia".
Studentessa fa scena muta all'orale di maturità per protesta
Raffica di tre e voti bassissimi alla seconda prova di greco. E' quanto successo quest'anno al liceo classico Foscarini di Venezia, dove una studentessa, Linda Conchetto, ha deciso di fare scena muta all'orale della maturità per protesta.
La studentessa, nonostante sia stata una delle poche a prendere la sufficienza alla versione, ha deciso di boicottare l'orale non rispondendo alle domande della commissione. La ragazza avrebbe poi chiesto di rivedere la prova di greco contestando alcune correzioni della commissaria esterna.
Raffica di insufficienze alla seconda prova
In un'intervista al Corriere della Sera, la ragazza ha raccontato che la versione di greco "non era particolarmente difficile" e rifacendola a casa con la madre, laureata in greco e latino, ha trovato solo un errore.
Linda ha anche spiegato che la decisione di rinunciare all'orale è stata difficile, ma riteneva ingiustificati i voti bassissimi. Nonostante gli alunni fossero stati ammessi con una media buona, alcuni si sono trovati con valutazioni di 3,5 nella versione, voti che hanno ritenuto "offensivi, umilianti e ingiusti". Dopo Linda, che è stata la prima a sostenere l'orale, altre due studentesse si sono unite alla protesta.
Non sarà bocciata
Nonostante abbia fatto scena muta all'orale, Linda non rischierà la bocciatura ma dovrà accontentarsi di un voto di poco superiore alla sufficienza.
La ragazza ha spiegato al Corriere che ambiva a superare il 90, voto che le avrebbe permesso di godere di alcuni benefici scolastici sulla retta della Miami University in Ohio, dove è iscritta con una borsa di studio per meriti sportivi.
L'ombra della ripicca
La professoressa esterna, proveniente dal liceo classico Franchetti di Mestre, non è nuova a polemiche scolastiche. Era già stata assegnata al Foscarini qualche anno fa e proprio in quell'occasione sarebbe entrata in conflitto con il commissario interno di latino e greco, lo stesso che ha seguito la classe che quest'anno ha ricevuto tante insufficienze.
Secondo gli studenti, la professoressa esterna si è dimostrata ingiusta con loro, assegnando voti molto bassi, mentre nell'altra classe ha dato punteggi decisamente più alti.
Le reazioni
L’assessore regionale uscente all’Istruzione, Elena Donazzan (FdI) ha condannato la presa di posizione per principio della studentessa, parlando di mancanza di rispetto nei confronti dei docenti e dell’istituzione scolastica:
"Potrà anche esserci stato un problema a livello di docenza, ma quando si entra nel mondo degli adulti si viene valutati anche sul fronte comportamentale, e questo lo definisco un atto di disobbedienza molto grave" ha detto Donazzan in una dichiarazione riportata dal Corriere.
Di parere del tutto opposto Francesca, madre di Lucrezia, che s'è detta orgogliosa di lei: secondo la mamma, per altro docente di lingue classiche, si sarebbe dimostrata anche più matura dei suoi stessi professori.