Stop al cracking a Porto Marghera ma i sindacati non ci stanno: annunciato sciopero lunedì
Eni Versalis ha ufficializzato la volontà di chiudere a partire dal 9 maggio per passare a forme di produzione sostenibili
Il cracking in chimica è un processo attraverso il quale si ottengono idrocarburi paraffinici leggeri per rottura delle molecole di idrocarburi paraffinici pesanti. È pertanto un processo adottato per la produzione di idrocarburi leggeri, quali le benzine, a partire da greggi medio-pesanti e pesanti, aumentando la quantità di benzina ottenibile dal petrolio greggio.
Applicato in ambito concreto, nella realtà quotidiana, a Marghera è un processo che garantisce un certo numero di posti di lavoro. Si può ben capire, dunque, i mal di pancia dei sindacati che rappresentano i lavoratori impiegati nel settore, quando Eni ha annunciato di voler "fermare" la macchina per passare a sistemi diversi... La preoccupazione dei sindacati (Cgil e Uil) si è tramutata in sciopero organizzato per la giornata di lunedì. Per Cisl serve una trattativa con l'azienda.
Porto Marghera, stop al cracking: ma i sindacati non ci stanno
Addio al cracking da Porto Marghera annunciato da Eni. E' ufficiale, ormai, la volontà dell'azienda di passare a forme di produzione sostenibili. Una buona notizia? Non per tutti. I sindacati, infatti si sono letteralmente spaccati in due fronti. Da un lato Cgil e Uil hanno proclamato 4 ore di sciopero per protestare contro la decisione dell'azienda di spegnere gli impianti. Dall'altro lato della barricata, però, la Cisl che si spinge e mobilita per una trattativa con la società.
Al centro della discussione, come è noto, il mantenimento dei posti di lavoro a fronte degli investimenti promessi da Eni per nuovi impianti a idrogeno e di lavorazione delle plastiche. Tutte le sigle, tuttavia, concordano su un aspetto: c'è la necessità di una firma a Roma di un protocollo sulle garanzie occupazionali. Nessuno, insomma, deve rimanere indietro...