Poliziotti scrivono al Questore: "Lavoriamo ammassati in uffici con finestre rotte"

Leggendo il titolo in modo superficiale si potrebbe pensare a una sorta di paradosso oppure a una "barzelletta". Ma per il sindacato di Polizia che ha scritto al Questore per denunciare delle condizioni di lavoro davvero assurde all'interno del Commissariato di Marghera, non c'è proprio niente da ridere...

Poliziotti scrivono al Questore: "Lavoriamo ammassati in uffici con finestre rotte"

Uffici angusti. Troppo piccoli per il numero di impiegati che ci lavorano. Finestre rotte, sistemate con del semplice nastro adesivo e per questo motivo chiuse. Pile e pile di faldoni in carta che potrebbero facilmente innescare un rogo. Insomma condizioni insostenibili a ben guardare.

Se poi ci mettiamo "l'aggravante" del ruolo che quello spazio ricopre, ovvero il Commissariato di Marghera. Beh, allora la situazione si fa davvero paradossale. Tanto da dover spingere i referenti sindacali della Polizia di Stato a scrivere al Questore. Chiedendo un intervento risolutivo di tali criticità. Restando sempre diponibili per eventuali repliche, riceviamo e pubblichiamo per intero la missiva inviata al Questore di Venezia.

"Egregio sig. Questore,
dovrebbe esserLe ben nota la condizione di agonia in cui versa il Commissariato di Marghera e quindi del personale che si trova impiegato in detto sito. Ma riteniamo sia "utile" richiamare alcuni aspetti che decisamente non riteniamo più accettabili e che dovrebbero anche vedere l'intervento del medico competente per verificare le condizioni in cui è costretto ad operare il personale!
Chiediamo un sussulto di dignità che va riconosciuto a chiunque, anche al suddetto personale.

Stanze anguste, stracolme di pile di fascicoli, atti, verbali, ecc., che rappresentano un pericolo anche sotto il profilo della sicurezza: sicuramente distonico pensando alle varie esercitazioni che vengono programmate per evacuazioni da incendi!

Personale "ammassato" in spazi angusti, financo con finestre chiuse con nastro adesivo che non vengono riparate: considerando che il numero di personale scende numericamente sempre più è da considerare questo quasi una fortuna! Però i servizi sono sempre più incidenti, sempre maggiori, sempre più burocraticamente complicati e non mancano gli impieghi in ordine pubblico nei giorni festivi ed anche nei giorni feriali.

Emblematico è l'ufficio Amministrativa e Sociale dove sono impiegati 4 Operatori ma con solo 3 scrivanie e 3 computer, visto che l'ufficio misura circa 3 metri per 4! Ma dove accede anche il pubblico e quindi è facile vedere contemporaneamente presenti in totale anche 7-8 persone!

Cittadini che accedono per pratiche di rilascio passaporti, per ospitalità, per pratiche sulle armi o licenze, ecc.! Da circa 2 mesi sono arrivati 4 computer con relative stampanti, monitor ed altri accessori necessari per prendere le impronte per il rilascio di passaporti, ma di questi solo 2 sono stati installati mentre gli altri sono ancora imballati per mancanza di spazio e bellamente lasciati giacere in scantinato.

Il tutto aggravato dal fatto che esiste, e non può essere altrimenti per lo spazio, una sola postazione per accogliere le persone che accedono per rilascio di passaporti: facilmente immaginabili i tempi e l'attesa per codeste persone.
Anche se gli Operatori fanno i salti mortali per cercare di evadere le pratiche nei tempi previsti, è tutto rallentato, invivibile, complicato, caotico! Non c'è nemmeno lo spazio per collocare vaschette, pratiche o fascicoli per avere un ordine adeguato.

Signor Questore, è necessario un sopralluogo tecnico anche per il rispetto della normativa sugli ambenti di lavoro ed un intervento urgente, anche drastico come la chiusura del Commissariato stesso se le condizioni di lavoro non consentono più di far operare il personale in maniera minimamente dignitosa e garantendo contemporaneamente il rispetto e la dovuta attenzione verso l'utenza che accede a questi paleontologici uffici. Servono quindi urgenti determinazioni anche per evitare imbarazzanti situazioni di disagio (o qualcosa di peggio...) per chiunque. In attesa di un pronto riscontro alla presente, si porgono dovuti saluti".

Le foto inviate dal sindacato

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