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Più di 65mila spettatori alla Regata Storica: l'elenco dei vincitori e la contestazione al sindaco Brugnaro

Grande partecipazione al tradizionale evento della prima domenica di settembre: tra il corteo storico e l'omaggio a Palmiro Fongher, non sono mancate le proteste e il confronto sullo stop al moto ondoso

Più di 65mila spettatori alla Regata Storica: l'elenco dei vincitori e la contestazione al sindaco Brugnaro
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Si è tenuta ieri, domenica 1° settembre 2024, a Venezia la tradizionale Regata Storica, la "Formula 1" del remo e l’evento di punta della comunità veneziana che fa della voga la sua passione e filosofia di vita. Un’edizione, questa, dedicata al regatante Palmiro Fongher, scomparso nei giorni scorsi. Nonostante il gran caldo, alla Regata Storica c'è stato il pienone: più di 65mila le presenze. Non sono mancate però anche le contestazioni: nel tardo pomeriggio, infatti, si è svolto un flash mob diffuso organizzato da No grandi Navi e da Tutta la Città Insieme.

Regata Storica, il corteo inaugurale

A dare il via alla manifestazione - che dal secondo dopoguerra si svolge la prima domenica di settembre, organizzata da Vela spa per conto del Comune di Venezia - è stato uno spettacolare corteo storico per rievocare l’episodio della sposa del Re di Cipro con Caterina Cornaro, interpretata dall’attrice veneziana Debora Caprioglio, che ha rinunciato al trono a favore di Venezia.

Come da tradizione, il Canal Grande si è riempito di 130 imbarcazioni storiche, delle bissone da parata, della Serenissima con a bordo trombettieri e figuranti in costume. Il corteo sportivo ha invece registrato la presenza di 60 colorate imbarcazioni delle associazioni sportive locali con circa 400 figuranti a bordo, che hanno catturato gli applausi del pubblico.

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Le gare

Dopo il corteo si sono svolte le vere e proprie competizioni.

Quattro le categorie ufficiali in gara, che hanno visto giovanissimi, donne, uomini e studenti universitari sfidarsi fino all’ultimo colpo di remo lungo la via d’acqua più celebre al mondo, per rinnovare ancora una volta una tradizione che risale almeno al XIII secolo, che rievoca il passato glorioso di una delle Repubbliche marinare più potenti e influenti del Mediterraneo e che quindi afferma il suo ruolo di città anfibia.

Ad aggiudicarsi la bandiera rossa:

  • nella categoria dei Gondolini a due remi è stato per il secondo anno l’equipaggio composto da Matteo Zaniol e Nicolò Trabuio;
  • nella categoria Donne su mascarete a due remi la pluri regina del remo Luisella Schiavon con la figlia Lara Vignotto;
  • nella categoria dei Giovanissimi su pupparini a due remi è stato l’equipaggio composto da Samuele Smerghetto e Alessandro Nardin;
  • nella categoria delle Giovanissime è stata la mascarete con a bordo le gemelle Teresa e Angela Pinzan;
  • nella categoria delle Caorline a sei remi il celeste con a bordo Roberto Busetto, Nicolò Schiavon, Renato Busetto, Fabio Donà, Mattia Baldin e Andrea Rosin.

A queste si sono aggiunte le gare dei più piccoli, dai 6 anni in su: le Maciarele e le Schie. Migliaia le persone sulle rive e sui balconi degli antichi palazzi veneziani per assistere alle gare, che hanno applaudito e incoraggiato gli atleti di ogni età, mentre sulla “Machina” allestita a Ca’ Foscari, luogo deputato per il concludersi delle gare e la consegna dei premi consistenti in denaro e bandiere, erano presenti le autorità che hanno accolto i vincitori per ogni categoria.

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Gli ospiti

Venezia ha accolto tra i presenti Margherita Cassano, presidente della Corte di Cassazione, la carica più alta nella magistratura. E poi l’ambasciatore giapponese in Italia, Satoshi Suzuki, le parlamentari Martina Semenzato e Giorgia Andreuzza, il prefetto Darco Pellos, i consiglieri regionali Lucas Pavanetto e Marco Dolfin, il delegato del Patriarca, don Marco Zane, assessori e consiglieri comunali oltre a numerosi sindaci metropolitani. Un’edizione molto sentita, questa, che ha visto la conferma del ritorno alla voga da parte dei piccoli atleti, segno del rapporto speciale che i veneziani continuano ad avere con l’acqua. Da sottolineare la massiccia presenza di bambini, una ottantina, quelli che hanno partecipato.

La sfida remiera delle Università in Canal Grande, che si disputa dal 2004 a bordo di galeoni storici ed è organizzata da Ca’ Foscari in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia e il CUS Venezia, ha visto sfidarsi gli equipaggi degli atenei veneziani, delle Università di Bari, di Warwick e di Zurigo. In un percorso di 750 metri: a primeggiare è stata anche quest’anno Ca’ Foscari.

"Un appuntamento importante per Venezia"

“La Regata Storica è l’atto principale di un lungo lavoro dei nostri atleti, di questi regatanti che per dodici mesi si allenano e gareggiano tra loro. È anche frutto dell’impegno dei dipendenti del Comune di Venezia, in particolare dell’ufficio regate che, coordinato dal consigliere delegato Giusto, operano con dedizione per arrivare a questa giornata ha ricordato il sindaco Luigi Brugnaro - La Regata Storica è un appuntamento importante per Venezia e per tutta la nostra città che oggi, con grande forza, rinnova la tradizione e ciò che la Serenissima ha sempre rappresentato nel mondo. È bello vedere gli atleti gareggiare sul Canal Grande ed è altrettanto bello vedere le persone che lungo le rive e sulle imbarcazioni li supportano”.

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia

E sul tema del moto ondoso il sindaco ha così spiegato:

“Oggi siamo qui anche per dire stop al moto ondoso, siamo tutti sensibili a questo problema e come Amministrazione comunale quello che potevamo fare lo abbiamo fatto attraverso atti depositati in Parlamento. La proposta del barcavelox da Cà Farsetti è arrivata a Roma, ed è già stata votata da un ramo del Parlamento. Speriamo anche noi di avere presto l’approvazione definitiva per poter agire tutti assieme per la salvaguardia della nostra città”.

Sull'argomento, le barche di molte remiere hanno esposto lo striscione "Stop moto ondoso", denunciando gli effetti devastanti del traffico a motore sulla Laguna. Le stesse remiere hanno scelto di non fare l’alzaremi in onore di Fongher davanti alla machina, struttura provvisoria realizzata ad hoc per ospitare le autorità, ma di eseguirlo a Rialto.

"Il moto ondoso, oltre a costituire un problema di sicurezza della navigazione, è la causa della distruzione continua e inarrestabile di fondamenta e sponde di canali e palazzi – avevano scritto le remiere in un comunicato – Chiediamo che tutte le forze politiche riscoprano insieme la volontà di pianificare un progetto lungimirante per la salvaguardia della città".

L'omaggio al re del remo Palmiro Fongher

Giovanni Giusto, delegato alla Tutela delle tradizioni del Comune di Venezia, ha aperto l’evento con un commosso ricordo al re del remo Palmiro Fongher, recentemente scomparso.

“Questa edizione è dedicata a un tassello importantissimo che abbiamo perso, Palmiro, un uomo e un atleta che ha fatto grande la nostra città”.

A lui è stato dedicato l’alzaremi e i gondolini sono stati listati a lutto, su volere del sindaco Luigi Brugnaro. Giusto ha poi sottolineato l’importanza della numerosa presenza di bambini e giovani che con tanta passione hanno gareggiato per conquistare la bandiera rossa. Tanto che da quest’anno è stata anche istituita la categoria Giovanissime.

“Questi bambini e ragazzi rappresentano il nostro futuro - ha detto Giusto - sono quelli che garantiscono la continuità a questo sport che è l’essenza stessa di Venezia”.

Sul palco della “Machina” si sono svolte inoltre le premiazioni della Coppa Marco Polo che si è disputata venerdì e che ha visto primeggiare l’equipaggio di Ca’ Foscari su quello cinese della città gemellata di Suzhou.

La contestazione a Brugnaro

Nel pomeriggio di domenica, infine, lungo il Canal Grande sono comparsi diversi cartelloni di protesta contro il sindaco Luigi Brugnaro, relativi allo scandalo Palude, l'inchiesta giudiziaria in corso che vede coinvolto l'ex assessore Renato Boraso.

Gli striscioni polemici sono stati realizzati dal Gruppo 25Aprile, dal movimento No grandi Navi e da Tutta la Città Insieme che hanno organizzato a Venezia un flash mob diffuso in alcune postazioni  vicino a Rialto e in Punta della Dogana.

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