Piazza San Marco allagata, ma il Mose non si alza e scoppiano le polemiche: "Livello acqua ben sopra i limiti"
La rabbia dei veneziani. Parla il presidente dell'Associazione Piazza San Marco: "Il tabù di non utilizzare il Mose nel periodo estivo va assolutamente scardinato"
Complice la forte ondata di maltempo che si è verificata giovedì 5 settembre 2024, Venezia è tornata a fronteggiare la tanto ormai conosciuta acqua alta. Piazza San Marco, in particolare, è stata sommersa e con essa sono emersi disagi, frustrazioni e critiche, soprattutto a causa del mancato sollevamento del Mose. Abbiamo intervistato Claudio Venier, Presidente dell'Associazione San Marco, il quale ci ha manifestato la necessità di trovare soluzioni per questo problema, soprattutto considerando l'aumento degli episodi di acqua alta nel periodo estivo (in copertina: Piazza San Marco allagata).
Piazza San Marco sommersa
Oltre all’acqua alta, il maltempo ha complicato ulteriormente la situazione, con raffiche di vento che hanno spazzato via tavolini e sedie dei caffè storici, mentre la pioggia incessante ha trasformato la piazza in una grande pozza d’acqua.
Allo stesso tempo, sono stati diversi i disagi per cittadini e turisti (questi ultimi in grande afflusso, visto il periodo estivo), i quali hanno dovuto attraversare la piazza a piedi nudi o muniti di stivali usa e getta comprati al momento.
Di seguito uno dei video amatoriali pubblicato sui social:
Il Mose non si attiva
Le previsioni avevano annunciato una marea significativa, con il livello dell'acqua che sarebbe dovuto arrivare fino a 95 centimetri, sufficiente a creare problemi nell'area della piazza.
Tuttavia, l'allarme vero e proprio è scattato poco dopo mezzogiorno, quando le sirene hanno avvisato che la marea avrebbe raggiunto i 110 centimetri. Nonostante questo, il Mose non è stato attivato, lasciando la città esposta all'inondazione.
Sebbene sia stato progettato per sollevarsi una volta raggiunti i 120 cm di marea, in passato era già stato messo in funzione in casi eccezionali per livelli più bassi. Cosa che non è avvenuta questa volta, suscitando rabbia tra commercianti e residenti, che vedono in questo mancato intervento una grave negligenza.
Si pretendono soluzioni
Abbiamo avuto modo di parlare con Claudio Venier, proprietario del Bar Todaro e presidente dell’Associazione Piazza San Marco, il quale ci ha spiegato la situazione attuale nella piazza, considerando quanto successo nel pomeriggio di giovedì 5 settembre:
"Una volta le acque alte estive erano un evento eccezionale", ci racconta, "oggi invece sono diventate quasi una normalità. Il cambiamento climatico sta cambiando le carte in tavola, e non possiamo più permetterci di affrontare questi fenomeni come se fossero rari. Piazza San Marco è uno dei punti più bassi della città e già con 85 cm di marea si va sotto. Ieri eravamo già 15 cm sopra questo limite, e con il moto ondoso del Bacino di San Marco l’acqua ha superato tranquillamente il metro e 20".
Ma quindi non è stato possibile installare neanche delle passerelle?
"Mentre in bassa stagione, abbiamo le passerelle apposta per garantire il passaggio delle persone, oggi in città non ci sono, perché verranno allestite a metà mese. Per di più, abbiamo la città piena di turisti e, al momento, non abbiamo organi istituzionali che informano per tempo cittadini, commercianti e turisti, così da poter affrontare al meglio episodi del genere".
"Per cui, per le persone che si trovano in piazza all’una in una situazione come quella di ieri, si trovano con un’acqua alta che arriva in modo repentino, che sostanzialmente blocca tutte le aree di passaggio. A meno che non si tolga le scarpe… e non è raccomandabile, non solo per un problema igienico-sanitario, ma anche per una questione di sicurezza, perché si può scivolare"
E il Mose?
"Certo, da anni abbiamo il Mose, che è stato più volte collaudato e dal punto di vista economico è stato riscontrato come sia necessario usarlo, appunto per evitare danni ed eventuali restauri, in caso di acqua alta", conclude Claudio. " Ma il tabù di non utilizzarlo nel periodo estivo va assolutamente scardinato. Nel momento in cui succede questo, è necessario che il Mose venga utilizzato, soprattutto per una ragione di sicurezza".