Papa Francesco a Venezia: tante le tappe del Pontefice per l'attesissima visita pastorale in Laguna
Dalla visita al carcere femminile, all'incontro con i giovani alla Salute, per poi concludere in Piazza San Marco. Oltre 10 mila fedeli, giunti in città per la visita del Pontefice
Il Santo Padre è stato accolto a Venezia questa mattina, domenica 28 aprile, per l'attesissima visita pastorale in Laguna. Diverse le tappe del Pontefice: dall'incontro con le detenute al carcere femminile della Giudecca, alla visita al Padiglione della Santa Sede della Biennale, e all'incontro con i giovani alla Basilica della Madonna della Salute.
(in copertina: il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, mentre stringe le mani del Santo Padre)
Il papa arriva a Venezia
Storica visita del Pontefice a Venezia, arrivato verso le 8 di stamattina, domenica 28 aprile. Nonostante le possibili previsioni di acqua alta, la città di Venezia non si è fermata, continuando i preparativi per l'arrivo del Pontefice: dalla riorganizzazione di Piazza San Marco per la messa, all'allestimento del Padiglione della Biennale della Santa Sede, presso il carcere.
L'arrivo alla Giudecca
La visita alla città è iniziata con l'arrivo del Pontefice in elicottero, nel piazzale interno del carcere femminile della Giudecca, dove ad accoglierlo c'erano il Patriarca di Venezia, Mons. Francesco Moraglia, il Provveditore regionale del Ministero della Giustizia, Maria Milano Franco D'Aragona, il Direttore del carcere, Mariagrazia Felicita Bregoli, e la Comandante della Polizia, Lara Boco.
Nell'occasione, il Santo Padre ha avuto l'occasione di incontrare le 80 detenute della Casa di Reclusione.
"Il carcere è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza", ha affermato il Papa. Nell'occasione, però, ha invitato le detenute a considerare il carcere come un "luogo di rinascita, morale e materiale". "La dignità di donne e uomini non è 'messa in isolamento', ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità, magari rimaste sopite o improgionate dalle vicende della vita, ma che possono riemergere per il bene di tutti e che meritano attenzione e fiducia".
La visita storica alla Biennale
Terminato l'incontro nel cortile, verso le ore 9.00 Papa Francesco ha poi raggiunto la cappella del carcere, chiesa della Maddalena, dove ha avuto modo di incontrare gli artisti del Padiglione Vaticano alla Biennale di Venezia. Il intitolato "Con i miei occhi".
Ad accoglierlo, sono stati il Cardinale, José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultur e l'Educazione, nonché Curatore della Santa Sede alla Biennale di Venezia. Assieme al Cardinale, ma anche il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il Presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, e il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Un momento storico per la Biennale di Venezia, che vede per la prima volta un Pontefice in visita. Elogiando il lavoro degli artisti, il Pontefice ha affermato:
"Il mondo ha bisogno di artisti. Lo dimostra la moltitudine di persone di ogni età che frequentano luoghi ed eventi d'arte". "Vi confesso che accanto a voi non mi sento un estraneo: mi sento a casa. E penso che in realtà questo valga per ogni essere umano, perché, a tutti gli effetti, l'arte riveste lo statuto di 'città rifugio', una città che disobbedisce al regime di violenza e discriminazione per creare forme di appartenenza umana, capaci di riconoscere, includere, proteggere, abbracciare tutti. Tutti, a cominciare dagli ultimi".
Concludendo, Papa Francesco ha voluto invitare gli artisti a fare "rete", al fine di liberare il mondo da ogni forma di razzismo, discriminazione, e xenofobia. A questo, ha poi fatto riferimento ad artisti come Frida Khalo, Corita Kent, e Louise Bourgeois, in merito al contributo delle donne nel mondo dell'arte:
"Mi auguro con tutto il cuore che l'arte contemporane possa aprire il nostro sguardo, aiutandoci a valorizzare adeguatamente il contributo delle donne, come co-protagoniste dell'avventura umana".
L'incontro con i giovani alla Salute
Dalla Giudecca, Papa Francesco ha poi raggiunto in motoscafo la Basilica della Salute, dove è stato accolto dai giovani rappresentanti delle varie diocesi del Veneto.
Nel suo discorso, il Santo Padre ha voluto invitare i ragazzi a non rimanere incollati al mondo dei social.
"Viviamo immersi in prodotti fatti dall'uomo, che ci fanno perdere lo stupore per la bellezza che ci circonda, eppire il creato ci invita a essere a nostra volta creatori di bellezza, a fare qualcosa che prima non c'era. La vita chiede di essere donata, non gestita".
Inoltre, Francesco ha voluto spronare i giovani ad essere controcorrente, nell'essere "creativi con gratuità, che fa uscire dalla logica nichilista del 'faccio per avere' e 'lavoro per guadagnare'":
"Date vita a una sinfonia di gratuità in un mondo che cerca l'utile! Allora sarete rivoluzionari. Andate, donatevi senza paura!"
Tappa finale: Piazza San Marco
Alle ore 11.00, il Pontefice ha poi raggiunto Piazza San Marco, dove ha celebrato la Messa, pronunciando l'omelia e il Regina Coeli. Ad accoglierlo in piazza, il Presidente della Regione, Luca Zaia, il Prefetto Darco Pellos, e il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.
Prima delle celebrazioni, il Pontefice ha salutato gli oltre 10mila fedeli, giunti in città per assistere a questo momento storico.
Verso le 12.30, Papa Francesco si è recato nella Basilica, per pregare privatamente dinanzi alle reliquie di San Marco.