Nella mattinata di ieri, giovedì 13 novembre 2025, è stato presentato al Municipio di Mestre il nuovo piano di protezione civile.
Nuovo Piano di Protezione Civile a Mestre
Il documento è già disponibile sul sito del Comune e riguarda i vari comportamenti da adottare in caso di emergenza. Inoltre, affinché tutti comprendano cosa fare in quelle situazioni, sarà presentato alla popolazione in due giornate: martedì 25 novembre, alle 17, alla Scoletta dei Calegheri di Venezia; giovedì 27 novembre, alle 17 al Municipio di Mestre.
In particolare, come possiamo leggere nel documento condiviso dal Comune:
“La comunicazione in emergenza ha, ovviamente, come principale obiettivo quello di notiziare i cittadini sugli eventi calamitosi, sul loro evolvere e su quali comportamenti devono essere adottati per mitigare i possibili rischi.
Altre finalità della comunicazione in emergenza sono quella di evitare il diffondersi di false notizie, tali da ingenerare inutili allarmismi e comportamenti errati e quella di evitare l’intasamento dei centralini delle sale operative delle forze di soccorso o degli gli uffici operativi delle pubbliche amministrazioni”.
Infatti, in caso di necessità, le Autorità hanno spiegato che uno dei principali mezzi di diffusione delle notizie saranno proprio i social e il sito istituzionale, dove si potrà rimanere informati in tempo reale.
Inoltre, un’altra possibilità, attualmente in fase di sperimentazione, è quella della Piattaforma Informativa Emergenze (PIE), creata dall’Amministrazione. In pratica, permette il controllo organico e simultaneo di: pannelli a messaggio variabile, i servizi informativi sulla previsione della marea e sul rischi idraulico, i risponditori automatici tramite segreteria telefonica, la diffusione di messaggi vocali ai dispositivi di telefonia fissa e mobile.
IT-Alert
Un’altra opzione riguarda l’IT-Alert, servizio gestito dal Dipartimento di Protezione Civile, che permette di avvisare i cellulari, e di conseguenza i rispettivi proprietari, nella zona considerata a rischio.
Tuttavia, attualmente funziona solo per:
- incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
- incidenti rilevanti in stabilimenti industriali;
- collasso di una grande diga;
- attività vulcanica nel aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e all’isola di Vulcano.
Rimane ancora in fase di sperimentazione per: precipitazioni intense, maremoto generato da un sisma o attività vulcanica dello Stromboli.
Le zone a rischio
Con l’introduzione del Mose sono cambiate anche le maree, ma non è stato l’unico cambiamento dal 2009, anno in cui è stato approvato il piano vigente attualmente. Di fatto, dopo l’allagamento della terraferma del 2007, sono state migliorate le fognature e i bacini idraulici.
Tuttavia, rimangono delle zone che sono a rischio in caso di abbondanti precipitazioni, come possiamo vedere in questa mappa condivisa dal Comune (verde: rischio moderato; giallo: rischio medio; arancio: rischio elevato;).

Le piogge di 18 anni fa non sono state le uniche a creare disagio alla popolazione, per non contare i 50 milioni di euro di danni, ma anche quelle del 21 agosto 2025 sono riuscite a sopraffare la rete fognaria.
Per questo motivo, in un’eventuale alluvione, il Comune e il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, con Veritas e i volontari della protezione civile, attiveranno dei presidi di controllo nelle zone più a rischio, mettendo a disposizione motopompe e sacche di sabbia in caso di necessità.