Indagini su contagi e decessi

Non solo Bergamo: inchiesta anche in Veneto sulla pandemia

Ci sono i fedelissimi di Zaia, sicuri di aver fatto il possibile. E poi ci sono le opposizioni...

Non solo Bergamo: inchiesta anche in Veneto sulla pandemia
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L'inchiesta della Procura di Bergamo sulle fase iniziali della pandemia ha fatto emergere di certo un aspetto: il dolore nella ricerca della verità. E questo è un dato di fatto. Ma ci sono altri aspetti che non riguardano solo la Lombardia. Polemiche e interrogativi, infatti, stanno emergendo con forza pure in Veneto.

Non solo Bergamo: inchiesta anche in Veneto sulla pandemia

La politica sta cercando di far luce su contagi, decessi e scelte effettuate, soprattutto nella seconda ondata Covid. Il 14 marzo 2023 la seduta del Consiglio regionale sarà dedicata al lavoro della Commissione d'inchiesta che, tuttavia, ha prodotto due relazioni contrapposte...

L'appuntamento, quindi, è previsto per il 14 marzo, per conoscere i dettagli sui decessi e sui contagi di quella tremenda ondata Covid in Veneto. Ricordiamo tutti i numeri impressionanti di quel periodo. La paura. Le conferenze stampa del Governatore Zaia che apparivano più come bollettini di guerra.

La Commissione d'inchiesta è stata istituita l'8 giugno 2021. 19 mesi di audizioni, 57 soggetti ascoltati per due relazioni finali, una a firma della maggioranza, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, che fa quadrato attorno alle azioni messe in campo dal Governatore Zaia, convinto, il Presidente, di aver fatto tutto il possibile per gestire la pandemia.

E poi c'è l'altra relazione, quella delle opposizioni, Pd, Verdi e Movimento 5 Stelle, che legge in altro modo l'eccesso di mortalità, oltre 8mila morti tra ottobre 2020 e marzo 2021. Dubbi sui dati forniti dalla Regione, insomma, anche sull'indice Rt, quello della contagiosità. Si crede che siano stati anche "gonfiati" i numeri dei posti letto disponibili in terapia intensiva, lasciando il Veneto in zona gialla. Al Consiglio regionale non resterà, ovviamente, che prendere atto delle due "verità" contrapposte. Tutti gli atti però verranno trasmessi alle procure.

Per quanto riguarda l'inchiesta lombarda, come riportato dal Corriere, il Governatore Zaia si è detto fiducioso nel lavoro della Magistratura. Ma ha anche ricordato che gli indagati, nello specifico, sono stati i suoi compagni in quel tremendo viaggio che è stata la pandemia. Il timore, secondo il Presidente, mettendo in dubbio le scelte del comitato tecnico scientifico, quello dei migliori, è che in un'eventuale prossima emergenza, ci si debba affidare alla burocrazia.

Quella stessa burocrazia che di fatto avrebbe impedito azioni decisive come la chiusura di Vo' con il conseguente screening di tamponi a tappeto. Screening che non sarebbe stato possibile secondo il protocollo in atto...

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