Mauro Corona: "Riconsegnate il cellulare del 18enne morto di tumore, ve lo pago 5mila euro"
Lo scrittore è intervenuto nel corso di una puntata del programma televisivo CartaBianca, le sue parole hanno commosso...
Il messaggio è stato tanto semplice quanto toccante. E l'ha rivolto direttamente ai ladri che hanno rubato il cellulare del giovane chioggiotto Gianluca Boscolo Biello morto nel gennaio 2021 per una rara forma di tumore... Le sue parole hanno commosso il pubblico.
Rubato il cellulare del 18enne Gianluca morto a febbraio, l'appello di Mauro Corona
E' intervenuto nel talk show condotto da Bianca Berlinguer, Mauro Corona, CartaBianca, per rivolgere un toccante appello ai ladri che hanno compiuto un gesto inqualificabile, ignobile: hanno rubato il cellulare di un giovane, Gianluca Boscolo Biello, morto per una rara forma di tumore l'anno scorso, dopo aver lottato con coraggio contro il nemico invisibile. Nemico che purtroppo ha avuto la meglio, lasciando un comprensibile e incolmabile vuoto nel cuore dei genitori.
Genitori che si sono trovati, praticamente, a custodire quel telefono cellulare come ultimo ricordo dell'amato figlio. Nello smartphone, infatti, c'erano le foto e i video girati nei momenti più difficili in ospedale. Ma non solo. Lì c'era anche l'ultimo messaggio di Gianluca rivolto ai genitori, le sue ultime parole prima di morire.
Ma tre settimane fa circa il telefono è stato rubato e insieme al parroco del loro paese avevano rivolto un appello per chiedere al ladro (o ai ladri) di riconsegnarlo. Ora, però, lo scrittore Mauro Corona ha voluto fare di più e le sue parole hanno commosso.
"Era l'ultimo ricordo, ti pago 5mila euro"
"Caro ladro - ha dichiarato - Se lì c’erano solo 30 euro, vieni qui e te ne do 5mila. Non ti chiedo di metterti una mano sulla coscienza perché non ce l’hai. Ma devi restituire il cellulare alla mamma di Gianluca, ti prego”.
Il furto è avvenuto di domenica a fine maggio. Mamma e papà erano andati a pulire l'aiuola con l'ulivo a lui dedicato e avevano lasciato l'auto aperta. Giusto il tempo di tornare indietro e la borsa era sparita. Dentro c'era qualche euro, il telefono della donna ma soprattutto quello del figlio. Era un bene prezioso per i genitori, molto più che un oggetto.
Nel periodo Covid è stato complicato per loro andare dal figlio in ospedale. E così quel cellulare era già divenuto un importante elemento: c'erano le chat, le foto, i video. Momenti che non torneranno mai più, ricordi che sarebbero dovuti restare con la mamma e con il papà per sempre. E invece qualche ladro ha voluto metterci le mani sopra per strapparli alla memoria legittima della famiglia di Gianluca.