Lo sciopero generale indetto dai sindacati di base in solidarietà con la popolazione di Gaza ha provocato lunedì 22 settembre 2025 forti disagi soprattutto nei trasporti pubblici del Veneziano.
A Mestre l’adesione ha raggiunto l’80%, mentre a Dolo sono saltati quattordici turni dei bus. Ripercussioni anche sul ponte della Libertà, congestionato dal traffico privato a causa della riduzione dei collegamenti. Disagi segnalati anche nelle scuole, dove studenti e insegnanti hanno manifestato insieme, e nelle università.
In 20mila a Marghera per la Palestina: “Gaza brucia. Blocchiamo tutto”
A Marghera, il raduno è iniziato alle 10,15 in piazzale Giovannacci e, secondo gli organizzatori, ha raccolto una partecipazione massiccia, intorno alle 20.000 persone.
Il corteo ha percorso via dell’Azoto fino a incontrare un cordone di polizia vicino al varco doganale del porto commerciale.
Dal megafono si sono levati slogan come “Free Palestine“, mentre grandi striscioni recavano le scritte “Blocchiamo le armi” e “Stop al genocidio“.
L’obiettivo dichiarato dei manifestanti è ostacolare le attività portuali:
“Un unico grande blocco, una muraglia umana a fermare uno degli snodi del commercio mondiale da cui transitano anche le armi dirette a Israele. Nessuna merce complice del genocidio deve passare”, recita l’appello.
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All’evento hanno aderito i sindacati che hanno proclamato lo sciopero (Usb, Cub, Sgb, Adl Cobas), la rete dei centri sociali del Nord-Est e vari comitati locali.
Manifestanti colpiti con gli idranti
Le forze dell’ordine sono intervenute per contenere la protesta e ridurre i disagi, presenti con mezzi blindati e camionette.
I manifestati sono stati bloccati con gli idranti.
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A Venezia gli studenti occupano Ca’ Foscari
A Venezia, gli studenti dell’ateneo Ca’ Foscari hanno occupato il rettorato.
“Palestina libera” si legge sui volantini distribuiti dagli occupanti, che hanno convocato un’assemblea pubblica per le ore 17.
L’accusa principale è rivolta contro il governo Meloni, definito “complice del genocidio” per il sostegno garantito a Israele attraverso forniture di armi, intelligence e supporto logistico.
Parole dure sono state rivolte anche al centrosinistra, accusato dai collettivi studenteschi di avere rafforzato negli anni i rapporti bilaterali con Tel Aviv, contribuendo alla situazione attuale.
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In agitazione anche gli studenti dell’Università di Padova, che hanno annunciato iniziative analoghe.
Le immagini della mobilitazione a Marghera
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