Richiamo alimentare

Listeria nei tramezzini "Texano" prodotti a Portogruaro

Si consiglia di non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita...

Listeria nei tramezzini "Texano" prodotti a Portogruaro
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Il ministero della Salute ha appena diffuso un richiamo alimentare per una tipologia di panini prodotta a Portogruaro.

Listeria nei tramezzini "Texano" prodotti a Portogruaro

Le indicazioni del ministero della Salute sono molto chiare. I lotti 69, 70, 74 e 75 di un prodotto, nello specifico il tramezzino "Texano" da 80 e 160 grammi, realizzati nello stabilimento Bertolini Group di viale Treviso 6 a Portogruaro, con marchio "Paninochef", potrebbero contenere il batterio della Listeria.

E a titolo precauzionale, proprio per possibile contaminazione (listeria monocitogenes) dovuta a uno dei componenti del prodotto, sfilacci di equino, come segnalato dal fornitore, usato per la preparazione del panino. Il primo consiglio, per chi avesse acquistato il prodotto in questione è di controllare le date di scadenza. Quelle "sensibili" riportano le date del 4 aprile 2023, del 5 aprile 2023, del 9 aprile 2023 e del 10 aprile 2023. Il secondo avviso è di non consumare l'alimento e di restituirlo al punto vendita.

L’infezione da listeria, anche detta listeriosi, è causata da Listeria monocytogenes. Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell’acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure. Molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti.

Che cos’è l’infezione da listeria?

Il batterio Listeria monocytogenes si può rilevare in un’ampia varietà di cibi crudi, come carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato. Come per la maggior parte dei batteri, questo non sopravvive a processi di pastorizzazione e cottura.

L’infezione può manifestarsi sotto due forme principali:

  • la gastroenterite; si manifesta dopo un tempo breve dall’ingestione di cibo contaminato; l’incubazione media è di 24 ore;
  • la forma invasiva, detta anche “sistemica“, si può manifestare come meningite, meningoencefalite e sepsi. In questo secondo caso tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi trascorrono in media una decina di giorni fino ad arrivare anche ad un mese. I soggetti più a rischio sono le persone con compromissione del sistema immunitario: come i pazienti oncologici, i pazienti diabetici, i pazienti con infezione da HIV, le persone anziane e i neonati. Particolarmente a rischio risultano le donne in gravidanza: l’infezione da Listeria può infatti causare aborto spontaneo, parto prematuro, morte in utero o infezione del feto.
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