Liste d'attesa infinite per gli ospedali: in arrivo un fiume di milioni dallo Stato per "risolvere" il problema
L'obiettivo dei fondi è quello di snellire le liste d'attesa e di soddisfare le esigenze dei cittadini
364 milioni di euro in più per la sanità veneta: è quanto ha ricevuto la regione nel 2023 rispetto al 2022, per una somma complessiva di oltre 10 miliardi di euro.
Oltre 360 milioni stanziati dallo Stato per il settore sanitario
Il fondo sanitario nazionale ha stanziato una grossa somma per il settore medico della regione Veneto, a fronte di diverse problematiche molto diffuse in numerosi ospedali delle città tra cui Venezia.
Venendo ai dati, è stata invertita la tendenza al ribasso degli ultimi anni: nel 2023, infatti, il Fondo Sanitario Nazionale varato dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica) è aumentato di circa 3 miliardi.
La somma è arrivata a circa 128 miliardi di euro, riservando alla regione Veneto 10 miliardi 415 milioni 365 mila euro: 364 milioni in più rispetto al 2022.
La manovra sembra dare man forte al settore sanitario con questi preziosissimi fondi, tenendo conto anche dell’aggiornamento dell’indice di invecchiamento, mortalità e dello Stato sociale.
I dati sono giunti nella giornata di ieri, mercoledì 20 dicembre 2023, a Venezia dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega al coordinamento del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile Alessandro Morelli.
Nel corso di un incontro con la stampa hanno partecipato anche l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin e il Direttore della Sanità regionale, Massimo Annicchiarico.
"Risorse per il recupero delle liste d'attesa"
Il riparto, per quanto riguarda il Veneto – ha aggiunto l’Assessore Lanzarin – copre innanzitutto l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, grazie alla quale rispettiamo la Costituzione, finanzia tutte le diverse funzioni specifiche e in più riserva fondi significativi per il recupero delle liste d’attesa.
Nel 2023 per questo obbiettivo prioritario abbiamo investito, e già speso, 29 milioni di euro, grazie ai quali le liste stanno scendendo significativamente. Nel 2024 – ha anticipato l'Assessore – lo stanziamento specifico aumenterà, attestandosi tra 35 e 38 milioni. Nonostante le oggettive difficoltà del momento – ha concluso – anche in questo riparto, il Veneto è stato riconosciuto tra le cinque Regioni benchmark, ottenendo per questo una premialità di 49 milioni.
Un fondo "teso ad eliminare disuguaglianze tra regioni"
Aver invertito il trend al ribasso degli scorsi anni, con un aumento consistente – ha dichiarato Morelli – è per noi un motivo di orgoglio. Su questa strada intendiamo proseguire anche negli anni a venire, a cominciare dal 2024. Il nostro obbiettivo è quello di eliminare le disuguaglianze nell’offerta da parte delle diverse regioni e delle liste d’attesa, cosa che in parte stiamo cercando di fare anche con questo stanziamento.
La salute è un diritto di tutti e il Governo deve lavorare affinché questo diritto sia rispettato. Sempre e in ogni angolo del Paese, valorizzando le eccellenze e l’autonomia di scelta delle Regioni a partire dal Veneto.
Non resta, dunque, che attendere per vedere se i fondi già destinati e quelli previsti riusciranno a dare una nuova boccata d'ossigeno alla sanità.