Grande cuore veneto

L'imprenditore di Jesolo Matteo Bergamo sta salvando i profughi accogliendoli nella sua ditta in Polonia

Prima erano solo i famigliari dei suoi dipendenti, tutti ucraini, poi il numero di persone è aumentato...

L'imprenditore di Jesolo Matteo Bergamo sta salvando i profughi accogliendoli nella sua ditta in Polonia
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L'orrore della guerra, da un lato. Le bombe, i civili che soffrono, la fame, le fughe, i nascondigli. E la paura. E poi c'è il grande cuore di persone che non ci stanno a farsi sconfiggere dalla violenza, che reagiscono alle armi con l'amore. Aiutando gli altri anche a discapito della propria vita. Ce ne sono stati diversi nel corso della storia di soggetti capaci di dimostrare, proprio nei periodi più brutti, che l'amore per il prossimo è davvero più potente delle bombe.

Come in "Schindler's List"

Ricordiamo tutti il noto film Schindler's List, che svela la reazione di un imprenditore alla barbarie nazista. Ecco, proprio come lui, anche il Veneto può vantare un imprenditore che si sta distinguendo in modo unico nel salvataggio di profughi ucraini in fuga dalla guerra. Si tratta di Matteo Bergamo, di Jesolo, che ha accolto profughi nella sua filiale polacca dell'azienda di trasporti Asolo Tir di Radom, a soli 180 km dal confine ucraino. 250 dei suoi 300 dipendenti vengono proprio da quelle zone che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere dopo l'offensiva russa iniziata ormai quasi una settimana fa. E i primi a essere accolti nella ditta sono stati i famigliari dei lavoratori.

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L'imprenditore di Jesolo Matteo Bergamo

Ma poi la lista si è allungata, pian piano si è sparsa la voce. E così sono arrivati materassi, che sono stati posizionati sul pavimento dei magazzini, un po' di coperte, perché la temperatura è molto bassa, ma non basta. E sono iniziate a giungere famiglie intere, bimbi piccoli di età, persone anziane. L'azienda, insomma, non bastava più. A questo punto l'imprenditore ha deciso di affittare stanze d'albergo e appartamenti. Sabato è previsto l'arrivo di un carico di venti tonnellate con generi di prima necessità, perché sì, anche questo miracolo si è verificato. E' bastato un giro di chiamate per recuperare questa incredibile quantità di beni da destinare proprio lì dove ora c'è più bisogno.

Sta salvando i profughi accogliendoli nella sua ditta in Polonia

C'è voluto meno di un giorno... (anche merito del fratello che proprietario di un Conad ad Asolo) segno che il grande cuore veneto è capace sempre di stupire. Bergamo a giugno verrà nominato Cavaliere della Repubblica perché prima di questo atto di generosità, in piena pandemia, si era distinto sostenendo gli ospedali veneti durante le fasi più critiche. Insomma sono questi gli esempi di cui si deve parlare. Non quelli che troppe volte catturano l'attenzione dei media, magari per qualche successo personale professionale. E noi siamo contenti di condividere con i nostri lettori questa storia.

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