Dopo la polemica

La rettrice di Ca’ Foscari dice sì alla ministra Bernini: “Accoglieremo di nuovo Emanuele Fiano”

La rettrice dell’ateneo, Tiziana Lippiello, ha ribadito che l’università deve restare un luogo di dialogo e confronto

La rettrice di Ca’ Foscari dice sì alla ministra Bernini: “Accoglieremo di nuovo Emanuele Fiano”

Dopo le tensioni di lunedì 27 ottobre 2025, Emanuele Fiano tornerà all’Università Ca’ Foscari di Venezia il 4 novembre 2025, in occasione di un nuovo incontro pubblico al quale parteciperà anche la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

La rettrice dice sì alla ministra Bernini: “Accoglieremo di nuovo Fiano”

Il ritorno dell’ex deputato del Partito Democratico e presidente di Sinistra per Israele arriva a pochi giorni dall’irruzione del Collettivo Sumud e del Fronte della Gioventù Comunista, che avevano interrotto l’incontro dedicato al tema della pace in Medio Oriente e alla prospettiva di “due popoli, due Stati”.

La protesta

Fiano ha espresso soddisfazione per la possibilità di tornare a Venezia e completare l’intervista sospesa, precisando di considerare il ritorno un segnale importante contro ogni tentativo di sopraffazione. La rettrice dell’ateneo, Tiziana Lippiello, ha ribadito che l’università deve restare un luogo di dialogo e confronto, sottolineando la necessità che episodi simili non si ripetano.

La risposta del Collettivo Sumud

I collettivi protagonisti della protesta hanno invece confermato la propria posizione, affermando sui social che il dialogo con posizioni considerate “sioniste” è impossibile e che tali voci dovrebbero essere escluse dagli spazi universitari.

Rivendichiamo le modalità di blocco e interruzione perché non ci preoccupa inimicarci chiunque spinga per guerra e genocidio, austerità e repressione, e chiunque dedichi la sua vita politica a difendere gli oppressori, che si parli della destra meloniana tanto quanto il “centrosinistra” di Minniti e Fiano.

Se questo vuol dire rinunciare alla rispettabilità accademica, e renderci illeggibili agli occhi di chi il genocidio lo perpetua o lo difende, allora accettiamo di essere irrispettosi, volgari, fastidiosi.

Non accetteremo mai che antisionismo e antisemitismo vengano usati allo stesso modo, Israele non è e non sarà mai la rappresentanza del popolo ebraico, ma solo di un becero imperialismo di occupazione e sterminio. Vergogna a chi si rintana in queste accuse per facilmente ripulirsi le mani e le coscienze.”

L’incontro del 4 novembre, che coinciderà con la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, si svolgerà con un rafforzamento delle misure di sicurezza, previsto per la presenza della ministra.

Il Patriarca Moraglia: “Inaccettabile negare la libertà di parola”

Sulla vicenda è intervenuto anche il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, che ha espresso solidarietà alla Comunità ebraica e al suo presidente Dario Calimani.

Il Patriarca ha condannato l’episodio, definendolo inaccettabile in quanto contrario ai principi di libertà e di dialogo che dovrebbero caratterizzare un contesto accademico. Ha inoltre auspicato che le tensioni internazionali non diventino motivo di nuove contrapposizioni e atti di antisemitismo, ma lascino spazio a una ritrovata concordia.

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