La Polizia di Stato ricorda il commissario capo Alfredo Albanese ucciso dalle Brigate Rosse
In occasione del 43esimo anniversario dalla scomparsa
Nella mattinata di oggi, venerdì 12 maggio, la Polizia di Stato ha ricordato il Commissario Capo Alfredo Albanese, barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse la mattina di 43 anni fa a Mestre.
La Polizia di Stato ricorda il commissario capo Alfredo Albanese
Alle ore 09.00, alla presenza del Viceprefetto di Venezia, Piera Bumma, del Questore di Venezia, Maurizio Masciopinto e della vedova Albanese, si è tenuta presso la Caserma intitolata al funzionario ucciso, sede della Questura di Venezia, la cerimonia commemorativa con la deposizione di una corona d’alloro a nome del Capo della Polizia alla targa posta nel corridoio dell’Ufficio di Gabinetto della Questura, che ne ricorda il tragico eccidio.
Hanno presenziato alla cerimonia Dirigenti, Funzionari, personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno. A seguire presso gli Impianti Sportivi Comunali di via Castellana a Zelarino, come già accaduto nelle precedenti edizioni della manifestazione, si è disputata la finale della 40^ edizione del Torneo di Calcio a lui dedicato, nella quale si sono affrontate le squadre ACTV Venezia contro Gs Polizia Municipale di Venezia, vincitrici del rispettivo girone eliminatorio.
Nella circostanza personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, e della Polizia Locale di Venezia hanno effettuato alcune dimostrazioni pratiche sulle diverse attività espletate nell’ambito della propria missione. All’evento, inoltre, hanno preso parte numerosi ragazzi delle scuole del territorio veneziano, al fine di conservare nelle giovani generazioni la memoria storica.
Dopo le premiazioni delle squadre partecipanti sono seguiti i sentiti ricordi della vedova Albanese, Sig.ra Teresa Friggione, oltre a quelli di alcuni amici e colleghi dirigenti, ora in quiescenza, del compianto Commissario Capo ed una testimonianza del giornalista Adriano Favaro. Analoga cerimonia si è svolta a Jesolo (VE), alle ore 10.00, presso il cippo commemorativo posto sull’area di fronte alla scuola media “G. D’Annunzio” in Via Nausicaa a Jesolo Lido, con la partecipazione del Sindaco, delle Autorità locali e del Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza.
Nato a Trani (BA) il 09 gennaio 1947, dopo la laurea in giurisprudenza il Commissario Capo Albanese, entrò nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza nel 1975. Nell’aprile dello stesso anno prese servizio presso la Questura di Venezia, dove gli venne assegnata la dirigenza del Terzo Distretto di Polizia di Mestre. Nel 1979 venne trasferito alla DIGOS della Questura veneziana a capo della Sezione antiterrorismo.
Fra le numerose indagini legate all’eversione, fu particolarmente impegnato nella ricerca degli autori dell’omicidio del Dottor Sergio Gori, Vicepresidente della Montedison di Marghera, avvenuto per mano terroristica il 29 gennaio 1980. Il 12 maggio 1980 subito dopo essere uscito di casa, in centro a Mestre, fu assassinato da un gruppo di terroristi delle Brigate Rosse. Morì durante il trasporto all’Ospedale Civile di Mestre “Umberto I” lasciando la moglie Teresa in attesa del loro primo figlio.
L’omicidio del Dottor Albanese fu rivendicato dalle Brigate Rosse con una telefonata anonima e successivamente con un volantino fatto pervenire in un cestino di rifiuti nel centro storico veneziano. Gli autori dell’efferato assassinio del Dottor Albanese furono successivamente individuati ed arrestati a termine di indagini che portarono alla scoperta dei loro covi nei Comuni di Jesolo e di Udine.
Medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria.