In un anno e mezzo le liste d'attesa in Veneto sono calate dell'87%, Zaia: "Coi medici mancanti, si azzererebbero"
A Palazzo Balbi, il Presidente regionale e l'assessore Lanzarin hanno fatto il punto sulla sanità veneta: "Molteplici fattori incidono sulle liste, se però trovassimo 3.500 professionisti abbatteremmo le attese"
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Nella giornata di lunedì 10 febbraio 2025, a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, il Presidente Luca Zaia e l'Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin hanno fatto il punto sulla situazione delle liste d'attesa della sanità pubblica in Veneto. I dati sorridono alla nostra Regione: in un anno e mezzo, infatti, le prestazioni con priorità B (da garantire entro 10 giorni dalla prescrizione) sono state azzerate, mentre quelle con priorità D (30 giorni) e P (60/90 giorni) sono diminuite rispettivamente del -87% e del -77% (in copertina: immagine di repertorio).
Liste d'attesa in Veneto: azzerate le prestazioni B, -87% per le prestazioni D
Non può che essere pienamente soddisfatto il governatore del Veneto, Luca Zaia, nel commentare il taglio drastico delle liste d'attesa della sanità in Veneto.
“Dal maggio 2023 a dicembre 2024 le prestazioni con priorità B (da garantire entro 10 giorni dalla prescrizione) da 502 sono state azzerate; quelle con priorità D (30 giorni) sono passate da 82.811 a 10.814, con una riduzione dell’87%; quelle con priorità P (60/90 giorni) da 74.489 sono scese a 17.381, pari a -77%.
Il lavoro per diminuire le prestazioni in attesa in Veneto continua senza sosta, grazie a un’organizzazione certosina della nostra Sanità, monitoraggi periodici, intelligenza artificiale per individuare dati anomali, e alla professionalità degli operatori sanitari a cui va il nostro ringraziamento. Abbiamo lavorato su un sistema digitale di monitoraggio e analisi delle liste di attesa; l’ottimizzazione della presa in carico del paziente; la collaborazione tra ospedali, specialisti e medici di base; l’uniformazione e potenziamento dei CUP; il coordinamento centrale con la Cabina di Regia; il potenziamento del personale sanitario”.
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Per le prestazioni B le liste di attesa sono state azzerate nel 2024 già a febbraio
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Per le prestazioni D, nel 2024, i cali nelle liste d'attesa si sono verificati soprattutto a luglio e poi ad ottobre
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Per le prestazioni P, invece, il taglio è stato graduale
Nel dettaglio, per quanto riguarda le prestazioni D (da garantire entro 30 giorni dalla prescrizione), le prime tre che hanno i maggiori volumi di attesa sono:
- Prima visita dermatologica: 2.341 pazienti
- Prima visita neurologica: 790 pazienti
- Prima visita ortopedica: 786 pazienti
Per quanto riguarda le prestazioni P (da garantire entro 60/90 giorni dalla prescrizione), nei primi tre posti ci sono:
- Prima visita oculistica: 4.344 pazienti
- Prima visita dermatologica: 2.942 pazienti
- Ecocolondoppler: 1.034 pazienti
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Alle parole del Presidente del Veneto si sono aggiunte anche quelle dell'Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, la quale ha voluto sottolineare l'esborso economico che la Regione, con le risorse del Fondo Sanitario, ha messo in atto per abbattere le liste d'attesa.
“Il lavoro che abbiamo svolto – ha spiegato l’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin - è continuo e tutte le azioni sono supervisionate dalla Cabina di regia per la specialistica ambulatoriale, attiva dal 2023, che riunisce le nostre aziende sanitarie.
Abbiamo impegnato tutte le risorse del Fondo sanitario, di cui potevamo disporre, per l’abbattimento delle liste di attesa: 27 milioni di euro nel 2023; oltre 48 milioni nel 2024 ed altrettanti saranno per il 2025. Sono stati impiegati per prestazioni aggiuntive da parte dei nostri dipendenti oppure come budget aggiuntivo al privato accreditato e convenzionato, con il quale continua un’ottima collaborazione. Abbiamo poi lavorato su un altro fronte, cercando di responsabilizzare di più il cittadino finale, che ha tempo sei mesi per chiamare il Cup per prenotare la prescrizione, o due giorni per l’annullamento dell’appuntamento, in modo da poter offrire il posto libero a un altro utente”.
Zaia: "Le attese si azzererebbero coi medici mancanti"
Che cosa si potrebbe fare per abbattere totalmente le attese della sanità a livello regionale? Per il governatore Zaia i fattori sono molteplici, ma risolvendone uno in particolare si potrebbe fare grandi passi in avanti.
“All’origine del problema delle liste d’attesa - ha aggiunto il governatore - ci sono molteplici questioni: la medicina difensiva, che talvolta porta il medico a prescrivere qualche esame in più del necessario per tutelarsi contro eventuali denunce, l’inappropriatezza delle prescrizioni e l’offerta diagnostica. Il parco macchine che la Regione Veneto ha, tra risonanze, tac, robot chirurgici, per il quale si investono ogni anno 70 milioni di euro, è di eccellenza. A parità di popolazione, di anno in anno, cresce il numero delle prestazioni: si indaga di più e si dilatano i tempi.
Ma il tema vero è che mancano medici: 50mila in Italia, dei quali 3500 nella nostra regione. Nel 2024 sono stati pubblicati 112 concorsi: su 814 posti messi a bando complessivamente in tutte le specializzazioni per dirigente medico, i vincitori sono 197. Per quanto riguarda invece il comparto tutti i posti a bando sono stati coperti. Se potessimo disporre dei professionisti riusciremmo ad abbattere le attese. Per questo, come continuo a sostenere da tempo, oltre ad eliminare i test di ingresso alla Facoltà di Medicina serve consentire al medico ospedaliero di proseguire a lavorare nel pubblico oltre l’età pensionabile”.