L'iniziativa

Il Veneto può essere la prima regione d'Italia con procedure certe per il suicidio assistito

Il Veneto è la seconda regione dopo l'Abruzzo a depositare le firme

Il Veneto può essere la prima regione d'Italia con procedure certe per il suicidio assistito
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I Veneti si sono espressi. E lo hanno fatto anche molto rapidamente. Questo significa che hanno le idee ben chiare sull'argomento.

Il Veneto può essere la prima regione d'Italia con procedure certe per il suicidio assistito

Oltre 9mila firme raccolte in Veneto e consegnate nella sede del Consiglio regionale per proporre la Legge sul suicidio assistito elaborata dall'associazione Luca Coscioni.

Una legge che si compone di cinque articoli ed un po' come l'applicazione sanitaria di ciò che è possibile già chiedere adesso (in Italia è infatti lecito grazie a una sentenza della Corte costituzionale).

Il Veneto è la seconda regione dopo l'Abruzzo a depositare le firme. Piemonte, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia hanno da poco raggiunto la soglia necessaria e si apprestano a consegnarle.

"Il Veneto può diventare la prima regione a dotarsi di tempi e procedure certe per la risposta alle persone malate, e io spero che questa occasione offerta da 9mila cittadine e cittadini non sia sprecata magari per l'ordine dei partiti romani che in base alla loro ideologia possono non essere d'accordo - ha spiegato Marco Cappato - Qui si tratta, e la gente l'ha capito sul proprio vissuto, di difendere la qualità della vita e la libertà di scelta fino alla fine".

L'associazione Luca Coscioni

Fondata nel 2002 da Luca Coscioni, un economista affetto da sclerosi laterale amiotrofica scomparso nel 2006, è un’associazione no profit di promozione sociale.

Tra le sue priorità l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la ricerca sugli embrioni, l’accesso alla procreazione medicalmente assistita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.

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