Il numero due di Putin Medinsky è (ancora) prof onorario della Ca' Foscari
Non ha mai mostrato una grande simpatia per l'Europa. Ha sostenuto apertamente l'annessione della Crimea. Ma nel 2014 la allora prorettrice si era recata fino a Mosca per consegnarli l'onorificenza. E già allora si era sollevato un polverone. Ma ora la situazione è ancora più grave...
Il consigliere di Putin era ministro della cultura all'epoca del conferimento da parte dell'Università dell'onorificenza che aveva provocato aspre polemiche, nel 2014. Ora però le reazioni sono state ancora più dure: sì, perché il numero due del Cremlino risulta ancora come prof onorario della Ca' Foscari.
Il numero due di Putin Medinsky è (ancora) prof onorario della Ca' Foscari
Siede al tavolo con Putin, decide le sorti degli ucraini e dei russi. Ma è un "amico" della Ca' Foscari. L'università veneziana, infatti, nel "lontano" 2014 l'aveva inserito nel suo corpo accademico sotto la guida del rettore Carlo Carraro. All'epoca Vladimir Medinsky era ministro della cultura e l'ateneo aveva voluto conferirgli l'onorificenza.
Ma non era stato possibile, allora, procedere con una cerimonia a Venezia. Vuoi per le aspre polemiche che si erano sollevate, vuoi per impegni improvvisi per il numero due di Mosca. Polemiche, si diceva, ma forse è meglio chiamarle "bufera": Medinsky non aveva infatti mai mostrato simpatia per l'Europa e nemmeno aveva negato l'appoggio per l'annessione della Crimea. E questo non era affatto piaciuto agli studenti e a molti docenti. Era stata quindi la prorettrice Silvia Burini a portare l'onorificenza direttamente in Russia.
Ora però la situazione è molto diversa. Il conflitto ormai divampato in Ucraina ha di fatto, quasi in tutti i settori, lasciato emergere delle forti reazioni di sdegno nei confronti di chi sostiene Putin. Ma ancora non è stata revocata la carica di Medinsky alla Ca' Foscari.