I conti sono a posto

Il Consiglio metropolitano dà l'ok al bilancio di previsione 2022/2024

Minori entrate e maggiori costi, ma la Città metropolitana mantiene l'equilibrio...

Il Consiglio metropolitano dà l'ok al bilancio di previsione 2022/2024
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Consiglio metropolitano: votata all’unanimità la manovra di assestamento di bilancio. Approvate anche le mozioni su risparmio energetico e aggiornamento ripartizione fondi del Pnrr

Il Consiglio metropolitano dà l'ok all'unanimità al bilancio di previsione 2022/2024

Il Consiglio metropolitano, riunito in presenza nella sede di Ca’ Corner a Venezia, ha approvato all’unanimità la manovra di assestamento di bilancio di previsione 2022/2024 che consente di mantenere in equilibrio i conti della Città metropolitana malgrado le minori entrate e l’aumento del prezzo dell’energia e del riscaldamento.

Votate all’unanimità anche due mozioni che riguardano la richiesta al Governo di un piano di aiuti per andare in soccorso ai comuni sull’aumento delle spese energetiche e la possibilità di un aggiornamento da parte del Governo dei criteri che determinano l’indice di vulnerabilità sociale e materiale IVSM di ISTAT, con cui vengono calcolati i finanziamenti ai comuni dei fondi del PNRR.

La manovra finanziaria andata al voto ieri si è resa necessaria per colmare le maggiori spese correnti legate al contratto di global service per la manutenzione e gestione calore degli edifici di proprietà dell’ente e per le utenze in generale , che come noto a partire da luglio 2022 hanno registrato un ulteriore sensibile incremento. Si è trattato, quindi, in primo luogo di utilizzare maggiori entrate correnti statali e risparmi di spesa corrente per un ammontare complessivo di 2,450 mln di euro per dare integrale copertura alle maggiori spese. Vengono, inoltre, utilizzate le maggiori entrate incassate da canoni pubblicità per coprire maggiorazione Iva su incremento prezzi materie prime e per opere urgenti ed imprevedibili edilizia scolastica (110 mila euro) oltre a garantire , come già fatto nel 2021, una riduzione dei canoni di concessione pagati dalle imprese della pesca (in difficoltà per il caro carburanti del 2022) alla società San Servolo Servizi (abbattimento del 25%).

Brugnaro: "La Città metropolitana ha i conti a posto"

“La Città metropolitana conferma di avere i conti a posto con un debito zero come nessun altro ente dello stesso livello in Italia – ha detto il sindaco Brugnaro – I numeri e un quadro economico in salute ci consentono di sopperire alle spese in aumento e soprattutto di colmare quelle in entrata derivanti soprattutto dalla tassa per la vendita delle automobili. Oggi questo Consiglio ha dato poi prova di grande equità e collaborazione vista l’approvazione delle due mozioni all’unanimità – ha aggiunto - La prima che riguarda la richiesta, già inoltrata il gennaio scorso ma che abbiamo reiterato, per un aggiornamento e modifica da parte del Governo dei criteri che determinano l’indice di vulnerabilità sociale e materiale IVSM di ISTAT, con cui vengono calcolati i finanziamenti ai comuni dei fondi del PNRR. Con la seconda, invece, è stata accolta la proposta formulata lo scorso consiglio di rendere centrale il ruolo della Città metropolitana come driver per le rinnovabili, superando alcuni limiti della normativa legata alle comunità energetiche, a cominciare dalla concessione della possibilità dello scambio non sul posto”.

La manovra al bilancio prevede, poi, la registrazione di una serie di entrate vincolate nel 2022 destinate in particolare :

a) alle aziende del trasporto pubblico locale per acquisto automezzi (1,5 mln di euro), per compensazioni minori ricavi tariffari anno 2020 (per euro 3,39 mln) e per integrazione contratti di servizio extraurbano (per 812 mila euro), provenienti dalla Regione;

b) all’adeguamento prezzi materiali di costruzione per euro 1,081 mln provenienti dallo Stato;

c) ad interventi di salvaguardia e messa in sicurezza idrogeologica fossi lungo strade provinciali e comunali per euro 362 mila , provenienti dal Ministero dell’Ambiente.

Per il 2023 son previste ulteriori risorse vincolate per un importo complessivo pari ad euro 9,32 mln di euro di cui:

a) 6,1 mln di euro di trasferimenti regionali destinati all’acquisto automezzi da parte delle aziende del tpl;

b) 1,2 mln di euro di trasferimenti da parte del Ministero della Transizione ecologica destinati ad interventi di forestazione nei comuni di Martellago, Musile di Piave, Scorzè, Concordia Sagittaria e Venezia, grazie al finanziamento dei apposito progetto presentato dalla Città metropolitana di Venezia;

c) 1,98 mln di euro di trasferimenti da parte del MIUR per interventi di efficientamento energetico e manutenzione straordinaria sugli edifici scolastici.

Minori entrate e maggiori costi, ma la Città metropolitana mantiene l'equilibrio

Infine la variazione presenta l’ attivazione del fondo pluriennale vincolato per euro 1,955 mln da utilizzare nel 2023 , grazie alla vendita del Kursaal di Jesolo (per 3,040 mln di euro), i cui proventi sono destinati a finanziare opere già previste nell’elenco annuale opere pubbliche, tra le quali: la realizzazione della rotatoria in Via Roma SP 42 a Jesolo per 900 mila euro, la riorganizzazione dell’intersezione tra sp 81 e Via Crea a Spinea (per 390 mila euro) e la realizzazione di un percorso pedonale in località malcontenta (Comune di Venezia) per euro 465 mila euro oltre a d integrazione del fondo per incarichi professionali per euro 50 mila .

La parte rimanente delle risorse derivanti dalla vendita del Kursaal pari, a 1,045 mln sono attivabili già dal 2022 e prevedono interventi in materia di edilizia scolastica per 695 mila euro (di cui 495 per global service) e 350 mila euro per acquisto porzione del Bosco del Parauro (5 ettari) dal Comune di Mirano.

Grazie a tale manovra gli equilibri di bilancio verranno rispettati anche nel corso dell’esercizio 2022 e salvaguardati nel 2023 e 2024 in una situazione particolarmente difficile per tutto il comparto delle Province e delle Città metropolitane.

Va ricordato, infatti, che la Città metropolitana, nonostante si registri un minor gettito dell’imposta Rc auto e IPT rispetto al 2019 di ben 9 mln di euro e si registri un incremento del prezzo dell’energia e delle materie prime stimato in almeno 4 mln , riesce a mantenersi in equilibrio finanziario ricorrendo prevalentemente a risorse proprie, posto che solo in parte i trasferimenti dello Stato coprono suddette minori entrate e maggiori costi.

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