Venezia

Il concerto di Laura Pausini tra diluvio, acqua alta, calcinacci e polemiche

Musica, tanta musica. E altrettanta pioggia... Ma anche le polemiche per il volume troppo alto

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Ha sfidato l'acqua alta, la pioggia torrenziale, le polemiche, il blackout degli impianti, cantando anche senza accompagnamento. Tutto per i suoi fan.

Il concerto di Laura Pausini tra diluvio, acqua alta, calcinacci e polemiche

Laura Pausini ha letteralmente conquistato Venezia venerdì scorso, il 30 giugno 2023, con un evento che non ha eguali. Prima di tutto perché Laura Pausini è la prima cantante donna italiana a esibirsi in piazza San Marco. E poi per le condizioni in cui si è trovata insieme ai suoi "fedelissimi".

Acqua alta a 90 centimetri, fin dall'inizio dello show, poi a un certo punto il diluvio. Secchiate d'acqua che però non hanno demotivato l'artista che ha saputo davvero dimostrare di essere una star. Ha cantato senza microfono, senza band, con le scenografie in tilt... Poi i tecnici sono riusciti a risolvere i problemi e tutto è ripartito perfettamente.

Quello di venerdì è stato il primo dei tre appuntamenti veneziani, proseguiti anche sabato e domenica, per il suo tour mondiale che la vedrà impegnata anche in Spagna, a Siviglia e più avanti nei palasport. Ma la data di venerdì è stata anche l'occasione, come spesso accade, per le polemiche.

Al centro del polverone che si è sollevato, sicuramente il volume della musica. Non tanto per il disturbo quanto piuttosto per l'impatto che per alcuni avrebbe sulle parti più fragili di piazza San Marco. Qualche commerciante avrebbe segnalato il crollo di alcuni calcinacci, durante le prove, tanto che si sarebbe poi optato per un livello di decibel più basso di quanto inizialmente pensato.

Altri cittadini hanno riferito di aver temuto per i vetri di case e negozi. Altri imprenditori della zona più vicina al palco, infine, avrebbero riferito di aver rimosso i prodotti più fragili e delicati dalle proprie vetrine, per paura che l'onda sonora potesse farli cadere.

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Polemiche dicevamo, oltre alla grande musica italiana. Per il volume troppo alto, per il palco troppo grande, plateatici di locali "bloccati" per tre giorni. Sul primo punto gli organizzatori hanno già confermato di non aver mai superato il limite degli 80 decibel.

Sul palco troppo grande ideato da Fabio Novembre, si è assicurato che nonostante le dimensioni, il peso fosse inferiore. E poi c'è il nodo dei commercianti, che per la triplice data avrebbero registrato incassi inferiori alla media...

Video di Alessandro Scarpa Marta

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